Arroccato tra i Monti Ernici e adagiato su un suggestivo rilievo tufaceo che fa da spartiacque tra i bacini del Fiume Aniene e del Fiume Sacco c’è Roiate, un piccolo centro agricolo nelle vicinanze di Roma.
Potrete ammirare i resti del Castello del XII secolo, i siti archeologici e le mura romane, è interessante anche il Santuario della Madonna delle Grazie. La chiesa più antica del paese è la Parrocchia di San Tommaso Apostolo, le cui fondamenta precedono di molto il Cinquecento. L’interno a unica navata, è molto imponente, ma degli affreschi più antichi rimangono soltanto un’Assunzione e un dipinto del Salvatore datati 1300.
Ciò che più di ogni cosa può colpire il visitatore è la venerazione di un masso di pietra calcarea sul quale San Benedetto da Norcia lasciò l’’impronta del suo corpo, lunga cm 170, larga 45 e profonda 40, dopo che vi si era steso a riposare, in occasione di una sua visita al paese colpito da una pestilenza. È credenza corrente che il giorno della festa del Santo, la pietra trasudi gocce di sudore che i locali chiamano manna. Per custodire il masso contenente l’impronta del santo, fu eretta una chiesa e più tardi un cenobio di monache. La reliquia nei secoli ha interessato numerosi viaggiatori e riportata in molteplici testimonianze. Il monastero di monache fu presto abolito ma la chiesa esistente ha continuato ad esistere per la tradizionale devozione del popolo roiatese.
Tra le specialità gastronomiche del borgo troviamo le carni locali alla brace, soprattutto l’abbacchio al quale è dedicata la sagra nel mese di settembre. Ottima la produzione locale di olio monovarietale extravergine di Rosciola PAT, formaggi e ricotte. Assaggiate i legumi di questa terra e i primi piatti conditi con sughi semplici provenienti dalla cultura contadina ne rimarrete sorpresi per la bontà! Da provare il Cesanese DOC, prodotto nella Valle dei Vigneti, tra i migliori rossi italiani.
Per maggiori informazioni: www.comune.roiate.rm.it