Il Venerdì Santo va in scena a Sezze la Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze. Lungo le strade della “Città della Passione” si svolge dunque la rievocazione storica con 40 quadri viventi itineranti e oltre 500 attori e figuranti locali in costume d’epoca.

Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo a Sezze - foto Facebook @passionedisezze

Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo a Sezze – foto Facebook @passionedisezze

La Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo a Sezze è una delle massime espressioni del genere a livello italiano e internazionale. La tradizionale rievocazione ha le sue origini nel medioevo quando veniva celebrata dalle Confraternite religiose locali. Fu ripresa poi nel 1600 da San Carlo da Sezze che valorizzò il percorso della Passione di Gesù. Dal 1933 fu rivisitato dall’Associazione della Passione di Cristo.

Molti costumi sono degli anni 30, quando tutto ebbe inizio, e degli anni 50. I quadri viventi sono fedeli riproduzioni tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento al culmine delle quali c’è la Passione di Cristo. La regia e direzione artistica è di Piero Formicuccia.

Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze

Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze

La processione procede nell’atmosfera suggestiva dell’antica città illuminata da torce e fiaccole, tra musiche e cori. Il corteo è preceduto dalla statua della Madonna e del Cristo morto e dalle Confraternite.

Nell’Anno Giubilare Straordinario, nel 2015, la Sacra Rappresentazione si è tenuta anche fuori dei confini di Sezze. Teatro di questo appuntamento è stata Piazza San Francesco d’Assisi, antistante il Santuario Francescano di San Francesco a Ripa a Roma, nel quartiere Trastevere. Fu una scelta in omaggio e per devozione della comunità setina al suo Santo Patrono, San Carlo da Sezze, le cui spoglie riposano nella Chiesa di San Francesco a Ripa.

Le precedenti otto manifestazioni straordinarie si sono tenute in via dei Fori Imperiali a Roma durante il Giubileo del 1950 e nel Grande Giubileo del 2000 in Via della Conciliazione e Piazza San Pietro. Nel marzo 2010 a Santiago de Compostela in occasione dell’Anno Santo Giacobeo, e a ottobre 2010 a Roma in Piazza San Pietro nella giornata dei “Cammini della Via Francigena 2010, le vie di Roma nella Regione Lazio”. E ancora ad aprile del 2011 ad Assisi nella Basilica Papale Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, a marzo 2012 in Piazza del Popolo a Latina, a marzo 2013 a San Giovanni Rotondo nel Santuario di San Pio e ad aprile 2014 a Cassino nell’Abbazia di Montecassino.

La Sacra Rappresentazione è stata trasmessa in diretta televisiva in Mondovisione dando la possibilità agli italiani residenti all’estero di assistere allo straordinario evento.

La Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo a Sezze è organizzata dall’Associazione della Passione di Cristo, membro fondatore e componente di Europassione. Europassione è l’organismo che raggruppa le più importanti associazioni europee che rievocano il Dramma Sacro. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Sezze, la partecipazione della Regione Lazio e il patrocinio del Senato della Repubblica.

Nell’aprile 2011 l’evento ha ottenuto un nuovo importante riconoscimento conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’Associazione della Passione di Cristo di Sezze partecipa al progetto nazionale e internazionale di valorizzazione delle manifestazioni e riti della Settimana Santa che si ricollegano a Europassione per l’Italia, finalizzato alla candidatura UNESCO.

 

Social share
SCOPRI ANCHE

5 Dolci Natalizi, un viaggio tra le tradizioni del Lazio

Abbiamo spolverato i ricettari della nonna per regalarvi una scorpacciata di 5 dolci natalizi del Lazio, un viaggio tra le tradizioni più golose. Buon Natale!

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì