Dall’11 dicembre 2019 la Transumanza è divenuta Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

La Grecia, l’Austria e l’Italia, come capofila, hanno iniziato nel 2015 a promuovere questa antichissima pratica di allevamento preservata dalle comunità dei territori rurali. L’iniziativa fu del Molise che ha riunito i pastori transumanti delle regioni italiane che attuano la migrazione stagionale di greggi, mandrie e pastori lungo le vie semi-naturali dei tratturi, viaggiando per giorni dalla pianura alla montagna, sostando nelle cosiddette “stazioni di posta”.

Nel Mediterraneo e sulle Alpi, questa tradizione rappresenta, sin dalla preistoria, il rapporto equilibrato tra uomo e natura e l’uso sostenibile delle risorse naturali, nel rispetto del benessere degli animali e dei ritmi delle stagioni.

In Italia sono ancora coinvolti sessantamila allevamenti, ovvero 6,2 milioni di pecore di ben 38 razze. La pastorizia è ancora oggi diffusa sia nell’area alpina, in particolare in Lombardia e nel Val Senales in Alto Adige, sia nel Lazio, con Amatrice e Ceccano, in Abruzzo, in Molise, in Campania e in Puglia, dove sono localizzati i regi tratturi.

La Transumanza si aggiunge al ricco elenco dei beni nel Lazio riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità.

La Transumanza delle greggi

La Transumanza delle greggi

 

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

Villa d’Este a Tivoli Patrimonio UNESCO

Sontuosa scenografia di terrazze e viali rigogliosi, di caverne e...

Le Faggete Vetuste del Lazio Patrimonio UNESCO

Come Alice nel Paese delle Meraviglie, immaginate d’essere...

L’Infiorata di Gerano è Candidata UNESCO

La più antica Infiorata d’Italia si svolge da circa 300 anni e...

Lazio, terra di Patrimonio Mondiale dell’UNESCO

Siete pronti per immergervi nella bellezza? Nel Lazio sono ben 9 i...