Amatrice, terra da gustare, osservare, camminare e uno dei Borghi più Belli d’Italia. Terra di ospitalità genuina, semplice, ricca della tradizione di un territorio che ha imparato a resistere. Terra di montagne incontaminate. E spettacolari sempre: con la neve, gli alberi in fiore, i prati verdissimi, i colori dorati dell’autunno.
La conca amatriciana è una culla di boschi con alberi secolari, di ruscelli e cascate di acque limpide che in inverno diventano sculture magiche e scintillanti, di animali liberi al pascolo; è un territorio da assaporare a passo lento, un paradiso per il trekking e le attività di una vacanza attiva. Tanti i percorsi e varii i livelli di difficoltà: da quelli adatti a tutti, perfetti per bambini e adulti insieme, a quelli da affrontare solo se si è provetti montanari, e con l’equipaggiamento ‘ad hoc’.
Si possono scegliere le tappe locali del Sentiero Italia, che unisce tutta la spina dorsale della nostra penisola, o quelle del Cammino dei Parchi, che da L’Aquila a Roma assicura passaggi solo attraverso Aree naturali protette.
Amatrice è nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga ma è anche al top delle tradizioni gastronomiche legate alle materie prime che questa terra offre. E’ impossibile infatti parlare della cucina di Amatrice senza nominare il suo piatto più celebre: la pasta all’amatriciana, spaghetti o mezze maniche, secondo le preferenze. La salsa dell’amatriciana anticamente veniva preparata solo con guanciale e pecorino, mentre l’aggiunta del pomodoro risale al 1700. Comunque cucinata è così buona da aver raggiunto la notorietà in tutto il mondo.
Numerosi sono i ristoranti nell’Area del gusto e della tradizione dove poter assaporare l’autentica amatriciana.
E poi è d’obbligo una passeggiata, o una sgambata, per ritornare in forma, al Lago di Scandarello, luogo perfetto per trekking e tranquille pedalate. Incastonato nei Monti della Laga, la serenità qui è assicurata. E nelle giornate calde è bellissimo fermarsi dopo l’imbrunire, per ammirare il cielo di notte, e con un po’ di fortuna anche le stelle cadenti, sotto una volta del tutto priva di inquinamento luminoso.
Vasto e articolato, il patrimonio storico e artistico dell’area amatriciana, crocevia di culture a artisti soprattutto nel Medioevo e nel Rinascimento, è oggi in parte raccontato nel nuovo museo civico di Amatrice, adiacente alla sede del Comune. La nuova sede comprende oltre cinquanta opere d’arte recuperate e ristrutturate a seguito del terremoto del 2016.
E se volete godervi una panoramica a 360° sul borgo e la natura circostante, sedetevi comodamente sulla Big Bench 246 è bianca e magenta brillante. Si trova in un frutteto, accoccolata tra filari di mele e grappoli di ciliegie a quota 1000 metri. Da qui si ammira il panorama sui monti della Laga e la Conca Amatriciana. Il percorso per arrivarci è per tutti, con pochi minuti di passeggiata dal parcheggio, costeggiando il meleto.