C’è un territorio nell’alta valle del fiume Aniene, all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, dove le cime dei monti sembrano elevarsi fino in cielo e le loro pareti sono coperte da boschi di faggete e corsi d’acqua che creano un’atmosfera magica.

Il borgo di Trevi nel Lazio, l’antica Treba Augusta, appare come posto a guardia della valle e ci accoglie da lontano con il suo imponente Castello Caetani.

Cascate di Trevi

Cascate di Trevi

Meritano una visita la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, che conserva la fonte battesimale lignea proveniente da un tempio romano e un organo del XVII secolo, l’Oratorio di San Pietro l’eremita, la Cappella della Madonna del Riposo eretta nel 1483, l’Arco di Trevi risalente al III-II secolo avanti Cristo ed i resti dell’Anio Novus, l’acquedotto fatto realizzare per convogliare l’acqua a Roma.

Qui l’Aniene forma le Cascate di Trevi e gli speleologi hanno scoperto grotte con sorgenti di acqua.
Proseguendo, ad oltre mille metri con le sue abitazioni costruite tutte in fila troviamo Filettino, arroccato tra il Monte Viglio e il Monte Cotento, per anni terra di confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno di Napoli come testimoniano alcuni cippi in pietra ai bordi della strada.

Il borgo si è sempre difeso dagli attacchi esterni come mostrano i resti delle mura Saracene, è stato rifugio dei briganti per la sua ricchezza di boschi e scelto anche da San Bernardino da Siena per soggiornarvi. E’ interessante il museo della tradizione agro-silvo-pastorale qui allestito.

jenne

Jenne (Foto di Antonio Volpi)

Non possiamo tralasciare di visitare un piccolo borgo, posto su uno sperone di roccia a 834 metri, che sembra fatto apposta per rappresentare un piccolo presepe vivente: Jenne.

Distante pochi chilometri possiamo accedere a Vallepietra da due porte quella del Sole e quella Napoletana e ritrovarci sotto la Torre Medievale che domina la Piazza centrale. Questo piccolo centro vanta una ricca tradizione storica e culturale, ad esempio la chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Evangelista custodisce numerose opere d’arte, il Museo dedicato al Santuario della Santissima Trinità ed il Santuario stesso sono meta di molti pellegrinaggi.

Parco Regionale dei Monti Simbruini

Parco Regionale dei Monti Simbruini (Foto di Antonio Volpi)

Soffermiamoci per apprezzare la bellezza che abbiamo intorno, sostando anche per qualche giorno, dormendo in uno di questi piccoli scrigni di montagna, in un confortevole hotel, in agriturismo, in un B & B oppure in un ostello immerso nella natura.

In alcuni periodi dell’anno possiamo ammirare anche le orchidee selvatiche, mentre tra le curiosità che il mondo animale ci regala l’autunno è la stagione degli amori del cervo che è presente nel Parco, al buio si può ascoltare il cervo che emette il suo grido d’amore per conquistare le femmine.

Gli amanti dello sci e delle ciaspolate aspettano la neve che renderà suggestiva la stazione sciistica di Campo Staffi, sui monti Cantari, intanto possiamo lasciarci catturare dagli odori e dai colori dei boschi che ci circondano e dedicare una giornata al nostro sport preferito.

Parco Regionale dei Monti Simbruini

Parco Regionale dei Monti Simbruini

Nessuno rimarrà deluso: pesca sportiva, percorsi in mountain bike, escursioni a piedi ed a cavallo, trekking.
Una fitta rete di sentieri che tutti possono percorrere come “Il grande anello del Faito” o “l’Alta Via”, un trekking molto panoramico.

Il Cammino di San Benedetto che da Norcia arriva a Montecassino attraversa borghi come Subiaco, Trevi nel Lazio e collega importanti monumenti religiosi: il Monastero di Santa Scolastica e il Sacro Speco a Subiaco, la Certosa di Trisulti a Collepardo, l’Abbazia di Casamari a Veroli, l’Abbazia di Montecassino a Cassino.

Il Cammino di San Pietro Eremita racchiude tre itinerari ad anello e coinvolge due regioni Lazio ed Abruzzo, legato alla storia del Santo che inizia nell’anno mille a Rocca di Botte, coinvolge Tivoli dove si trasferì il Santo soprannominato “il cavaliere itinerante” e finisce a Trevi nel Lazio.

La Via dei Lupi, che da Tivoli arriva fino a San Donato in Val Comino, versante laziale del Parco d’Abruzzo, attraversa anche qui numerosi centri abitati ed è articolata in percorsi di differenti difficoltà.

E per riposare e rifocillarci possiamo gustare i piatti della tradizione come le fettuccine con recaglie di pollo e il “Fallone” ovvero la pizza di polenta con broccoli, sagne con fagioli e cotiche, strozzapreti, funghi, insaccati, trote pescate proprie nelle acque limpide dell’Aniene senza dimenticare gli “ndremmappi” di Jenne e per finire ciambelle al vino.
Molti sono anche i prodotti locali pregiati come l’olio, vino ed il tartufo, i legumi come “fagiolina”, il “cioncone”, il fagiolo di Vallepietra, il “pallino”.

Vale sicuramente la pena organizzarci e partire alla scoperta di questo territorio!

Per maggiori informazioni:
www.camminosanpietroeremita.itcamminospe@gmail.com
https://www.viadeilupi.eu/
https://www.camminodibenedetto.it/
https://www.parchilazio.it/parcomontisimbruini
http://www.comune.trevinellazio.fr.it/
http://www.comunefilettino.it/
https://comune.jenne.rm.it/
http://www.comunevallepietra.it/
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