Il borgo di Pignataro Interamna dista da Roma 130 km ed è in provincia di Frosinone, a circa 70 m s.l.m., alla confluenza tra il Fiume Liri e il Rio Spalla Bassa. Proprio a questa sua posizione tra due fiumi, il paese deve il nome Interamna; probabilmente Pignataro deriva, invece, forse dalla presenza di antiche fornaci per le pignatte attorno alle quali si è sviluppato il borgo, o forse alla presenza di folti boschi di pini nei dintorni.

Le sue origini risalgono all’epoca romana quando, nel 312 a.C., fu fondata la colonia latina Interamna Lirenas, attualmente oggetto di un importante scavo archeologico, promosso dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale con la collaborazione dell’Università di Cambridge e del Comune di Pignataro Interamna. Tra i reperti più importanti, ricordiamo le Terme, la pavimentazione in pietra del Foro e la necropoli.

Il terremoto del 1915 e gli eventi della seconda guerra mondiale hanno raso il borgo al suolo dai bombardamenti. Il centro storico è stato in parte ricostruito all’interno di ciò che resta delle mura di cinta e conserva ancora alcune rare tracce delle antiche case. Nel territorio comunale sono sparse numerose contrade, con alcuni antichi casali. Dichiarata monumento nazionale, la Chiesa della Madonna dei Sette Dolori, anticamente chiamata Santa Maria De Lu Burgu, ha degli affreschi del XIV secolo e un’antica croce Longobarda anteriore al 1000 sulla porta del vecchio sepolcreto.

Altro sito di particolare rilievo storico è il Ponte del Diavolo sul Rio Spalla Bassa, costituito da grossi blocchi, rozzamente squadrati e posti in opera senza calce con una tecnica identica a quella della torre quadrata di Aquino risalente al II secolo a.C.

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