Olevano Romano è un borgo medievale che si affaccia sull’Alta Valle del Sacco dal monte Celeste. Tra le mura poligonali di epoca pre-romana, conserva ancora il suo aspetto medievale, con l’antica torre del castello duecentesco e la chiesa di Santa Maria di Corte.

Palazzo Colonna Marcucci, interno sala - retedimorestorichelazio.it

Palazzo Colonna Marcucci, interno sala – retedimorestorichelazio.it

Il Castello ospita nel suo corpo centrale il Palazzo Colonna – Marcucci che conserva quasi integralmente le strutture originarie. Inizialmente abitato dai benedettini, fu poi tra i possedimenti della famiglia Colonna e in fine dei Borghese fino all’inizio del 1900.

Solo intorno al 1970 fu acquisito e restaurato dalla famiglia Marcucci. Nelle splendide sale affrescate sono ospitati convegni e mostre. Oggi è una delle Dimore Storiche nel Lazio.

La piccola Chiesa di Santa Maria di Corte risale al XIII secolo. Ha un solo altare e un’unica navata, e conserva numerosi dipinti e affreschi votivi del 1200 e 1300. Era la chiesa principale di Olevano Romano prima che il titolo parrocchiale passasse alla Chiesa di Santa Margherita.

La chiesa è intestata a Santa Margherita di Antiochia, la Patrona di Olevano Romano. Il suo culto fu introdotto a Olevano dalla famiglia Olibria. Orfana di madre, si convertì al credo cristiano e per questo fu ripudiata dal padre. Rifiutò la richiesta di matrimonio di Olibrio, governatore romano di Antiochia, e fu torturata e imprigionata. Si narra che nella cella sconfisse con la preghiera il diavolo, comparso sottoforma di drago.

Dies in Castro Olibani

Dies in Castro Olibani

Le apparve una Croce e una colomba, annunciandole la gloria nei cieli. Fu decapitata il 20 luglio del 290 dC. Dies in Castro Olibani” è una splendida rievocazione storica medievale che ricorda la Patrona a ridosso della data di morte. La Festa Patronale di Santa Margherita ricorda anche i mestieri e gli spettacoli dell’epoca.

Villa De Pisa - retedimorestorichelazio.it

Villa De Pisa – retedimorestorichelazio.it

Anche Villa De Pisa è tra le Dimore Storiche nel Lazio, costruita a cavallo tra gli anni 20 e gli anni 30 del Novecento da i Bondi, una ricca famiglia ebraica romana. Durante la Seconda Guerra Mondiale divenne la sede del comando tedesco. Diversamente da altri villini residenziali romani, Villa de Pisa è essenziale e sobria, quasi del tutto priva di ornamenti. Il parco è ricco di pini, acacie, querce e robinie.

Villa De Pisa, veduta dalla terrazza - retedimorestorichelazio.it

Villa De Pisa, veduta dalla terrazza – retedimorestorichelazio.it

Nel 1989 Villa De Pisa divenne la sede del Museo Civico d’Arte. Il Museo custodisce oltre 2000 tra oli, acquerelli, disegni, bozzetti e incisioni, raccolti dall’Associazione Amici del Museo di Olevano in 30 anni. Le opere sono la prova tangibile che, dagli inizi dell’Ottocento, Olevano Romano fu non solo l’ispirazione di artisti stranieri per le sue bellezze naturali, i costumi e le tradizioni, ma una tappa del Grand Tour.

Artisti, studiosi di Belle Arti e amanti della pittura en plein air, scoprirono la suggestione di Olevano Romano grazie al pittore tirolese Joseph Anton Koch. Un’esposizione permanente spiccano le Vedute Romane di Koch del 1810, donate nel 1999 dagli eredi dell’artista austriaco, vissuto tra Roma e Olevano Romano.

Villa Serpentara - villamassimo.de

Villa Serpentara – villamassimo.de

Villa Serpentara e i suoi boschi sono ancora oggi una fonte d’ispirazione per molti artisti, come Dorè per i suoi disegni della “selva oscura” dell’Inferno dantesco. Si tratta di un antico bosco di querce cresciute sulle nude rocce. Questo tipo di bosco era tanto amato dai Romantici tedeschi che nel 1873 lo acuistarono per evitarne la distruzione.

All’inizio del 1900, lo scultore Kassel Heinrich Gerhardt fece costruire qui un “rifugio di montagna” che donò all’Accademia delle Arti di Berlino. La Villa ospita gli artisti inviati dall’Akademie der Künste di Berlino, ed è gestita dall’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.

Tra i prodotti tipici, incontriamo il “panpepato”, il dolce tipico natalizio al quale è dedicato anche un concorso culinario durante le Feste. Immerso tra vigneti e oliveti, Olevano Romano deve la sua fama soprattutto al vino Cesanese di Olevano Romano DOC.

Alla fine di giugno si celebra Vinointorno, l’evento dedicato all’enogastronomia di qualità. A cavallo tra agosto e settembre è poi il momento della cianquantenaria Sagra del Cesanese, con le degustazioni nelle cantine sulla Strada del Vino Cesanese e la Sfilata dei Carri Allegorici creati dai gruppi locali.

 

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INFO UTILI
dist. da Roma 60 km
da non perdere Museo Centro Studi sulla Pittura di Paesaggio
sito web Comune di Olevano Romano

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