San Donato Val di Comino a 728 mt di altitudine, in posizione dominante sulla Val Comino, è noto come il paese degli Scalpellini, luogo ideale per gli amanti delle antiche tradizioni, della natura e delle attività all’aria aperta.

I vicoli tortuosi del borgo
Il nucleo storico è un labirinto di pietra caratterizzato da tortuose stradine, vicoli, passaggi coperti (spuort’ in dialetto), piazzette, in un perfetto disegno medievale che aveva scopi difensivi anche nei confronti del clima (i vicoli spezzano l’impeto del vento gelido).
Ripide scalinate portano a Largo San Donato, cuore dell’antico Castello, dove si trova il Santuario omonimo.

Le facciate dei palazzi a San Donato Val di Comino
A guardia del paese si erge la Torre, orientata secondo le declinazioni del sole e che, come una bussola, indica i quattro punti cardinali.

Una preziosa chiave di volta
Girando tra le vie principali del paese, da non perdere di vista le chiavi di volta in pietra che adornano i palazzi, viva testimonianza dell’opera degli Scalpellini sandonatesi. Si tratta di piccole opere d’arte ricche di simbologie che identificavano il ceto sociale delle famiglie.
I mascheroni sui portali invece avevano lo scopo di allontanare il monacello, il folcloristico folletto locale.
Salendo per Via Maggiore – aperta nel 500 con lo sviluppo del paese a valle – s’incontra la cosiddetta “pietra dello scandalo” (XVI sec.), perché vi si sedeva sopra il debitore insolvente.

Museo 900 e Shoah – museo900shoah.it
Il Museo del Novecento e della Shoah racconta le vicende degli ebrei stranieri a San Donato Val di Comino, luogo di occupazione tedesca, deportazione e internamento libero tra le più importanti d’Italia. Il Museo ricostruisce in otto sale la storia di San Donato durante la Seconda guerra mondiale e i tristi avvenimenti di cui il paese fu teatro dai primi anni del Novecento.

Percorso della memoria nel borgo di San Donato
Il Museo fa parte del circuito Liberation Route Europe, l’itinerario culturale voluto dal Consiglio d’Europa che connette luoghi, persone ed eventi che sono stati protagonisti della liberazione dell’Europa dall’occupazione nazi-fascista.

Il Memoriale
La storia è raccontata nei Sentieri della Memoria, da percorrere a piedi o in bicicletta, che mettono in collegamento i luoghi attraversati dagli Alleati, tra il 1943 e il 1945, nel panorama europeo. Insieme al Museo fanno parte del circuito della memoria del borgo anche il Memoriale e il percorso nel centro storico e in montagna, che ripercorrono le vicende di quegli anni. Il Memoriale lascia spazio ai ricordi, come un’unica gigantesca pietra d’inciampo.

Albero di Natale al Rockefeller Center di New York il 21 12 1931 con dedica di Mario Cuomo fronte 1999
L’albero di Natale più famoso al mondo al Rockefeller Center di New York è di un emigrato nato nel 1884 a San Donato Val di Comino. La sua storia di gratitudine, resilienza e orgoglio affonda le radici nell’operosa dignità di Cesidio Perruzza. Negli anni della Grande Depressione, “Joe Blaster”, così lo chiamavano tutti a New York, decorò il primo albero di Natale con un gruppo di operai italiani in quella piazza, con materiali di recupero per celebrare il lavoro e la vita degli emigrati italiani.

Gerardina riceve la foto nel 1999 dell’Albero di Natale al Rockefeller Center di New York il 21 12 1931 con dedica di Mario Cuomo
“New York ringrazia la gente di San Donato Val di Comino”
Sono queste le parole di Mario Cuomo sul retro di una foto datata 24 dicembre 1931. L’ex governatore dello Stato di New York e figlio di emigrati italiani, riportò alla luce questa storia nel 1999, donando una fotografia del Natale del 1931 alla famiglia Perruzza. Nella foto si vedono gli operai italiani in fila per ritirare la paga settimanale, con il primo albero di Natale decorato alle spalle, nel cantiere del Rockefeller Center.

Foliage al valico di Forca d’Acero, San Donato Val di Comino foto da Facebook @visitvalledicomino
Situata all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, San Donato Val di Comino costituisce un passaggio obbligato per chi voglia attraversare il passo di Forca d’Acero a 1538 metri di altitudine, uno dei valichi appenninici più belli e suggestivi del centro Italia.

Forca d’Acero a San Donato Val di Comino
Al confine con il vicino Abruzzo, la strada che conduce a Forca d’Acero è in salita e il cambio della temperatura si percepisce sensibilmente. Il sottobosco ricco di foglie, il sole che fa capolino tra le fronde mosse dalla leggera brezza mattutina, il contrasto dell’asfalto umido che sembra scorrere come un fiume fra immensi alberi, sono i soggetti ideali per scatti indimenticabili.
Tra i piatti dell’antica tradizione è da annoverare la singolare Cipollata, un piatto unico di cipolla, formaggio e uova, che non ha nulla da invidiare alla soupe à l’oignon.
San Donato Val di Comino è un borgo Bandiera Arancione, prestigioso riconoscimento assegnato dal Touring Club Italiano per la qualità dello sviluppo turistico-ambientale.

Via di Banda a San Donato Val di Comino
A fine luglio si svolge ViaDiBanda, il Festival delle Arti di Strada e delle Bande Marcianti che invade il borgo con le esibizioni di bande musicali provenienti dal mondo, gli spettacoli di giocoleria, acrobatica, clownerie e improvvisazione teatrale. Non mancano le degustazioni di prodotti tipici.
