Antiche Tradizioni e suggestioni lungo l’Alta Valle del Velino

C’era una volta e ci sono ancora, nell’Alta Valle del Velino, quelle tradizioni del Natale che si perdono nella notte dei tempi caratterizzando il periodo più magico e suggestivo dell’anno, non parliamo solo dell’albero o del presepe ma di quelle consuetudini particolari e uniche nel loro genere.

Avete mai sentito parlare della formula delle “cento croci” ovvero “segni di croce”, che la famiglia ripeteva per cento volte al termine del rosario, durante la notte di Natale?

Oppure pensate al caminetto, con il freddo e il gelo invernale, fa piacere riscaldarvisi vicino, godere delle evoluzioni della fiamma e nella magica notte della Vigilia l’accensione del grande legno robusto di quercia, il “ceppo”, è nella Valle del Velino un’usanza benaugurale cui segue l’aspersione della cenere prodotta dallo stesso fuoco, sul campo seminato a grano, per renderlo fecondo.

Credenze che affondano le proprie radici nei principali dogmi religiosi del nostro credo, riti propiziatori legati alla vita contadina, testimoniati dall’esperienza e dalla saggezza dei più anziani.

Paquarellari

Passeggiando nei borghi della Valle i primi giorni di gennaio non è improbabile imbattersi nei Pasquarellari che armati di organetto, ciaramelle e tamburello, vestiti col costume tradizionale degli antichi pastori: scarponi, gambali di lana, pelli di pecora, pantaloni di velluto, camicie di flanella e mantella, girano di casa in casa intonando antichi canti per annunciare la nascita di Bambin Gesù.

Nelle case questi singolari cantori portano la festa cantando accompagnati da brindisi per poi essere ringraziati con cibo e buon vino con cui saranno poi organizzate cene e feste popolari. L’origine della Pasquarella si perde nel tempo, ricordando la rappresentazione dei pastorelli del presepe che vanno annunciando la buona novella della nascita di Gesù anticipando l’arrivo dei Re Magi.

Cittareale - Festival Ciaramelle

Cittareale – Festival Ciaramelle

Così come la sensazione di trovarci in un vero e proprio presepe vivente l’abbiamo quando a far da sottofondo, a rallegrarci arrivano le note della Ciaramella, un antico strumento nato in questo territorio formata da un otre ricavato dalla pelle di una pecora che cantilenano le melodie del periodo natalizio.

Una vallata di suggestivi borghi come graziosi presepi con tante tradizioni tutti da scoprire lungo la Via Salaria nell’Alta Valle del fiume Velino.

https://velino.it/
https://www.facebook.com/comvelino/

Social share
SCOPRI ANCHE

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì

Cascate in Ciociaria e…

Seguiteci tra gli angoli più nascosti della Ciociaria per rinfrescarvi tra gli schizzi delle cascate dei fiumi Amaseno, Aniene, Liri, Melfa, Rapido e Sacco.

Mare o lago, è tempo di picnic nel Lazio

Tovaglia a quadrettoni, canestro con leccornie e si parte per un picnic d’Estate nel Lazio: prato, spiaggia, lago o villa, ecco le mete imperdibili nel Lazio.

Conosci Piazza di Spagna a Roma?

Turista o romano, avrai risposto “Certo!”. Ma noi ti sveliamo due punti molto poco noti di Piazza di Spagna nel grande sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco della Città Eterna. Forse tutti sanno che Piazza di Spagna deve il suo nome all’Ambasciata di Spagna presso la...

Formia, le sue Virtù e la Bandiera Blu

Avete mai “assaporato” le Virtù di Formia? Sette le gusterete nel piatto, molte di più sono da vivere all’ombra della Bandiera Blu 2025!

La Grattachecca, un must dell’estate romana!

L’estate non è estate a Roma senza la grattachecca! Affonda il cucchiaio nel bicchiere di ghiaccio annegato in sciroppo e frutta fresca e gustati la sua storia.

Le 3 donne che idearono il Giardino di Ninfa

E come per ogni favola che si rispetti, apriamo il grande libro sulla storia di tre nobildonne che hanno fatto la storia del Giardino di Ninfa!

Viaggio nel Giardino di Ninfa. Benvenuti in Paradiso

Alberi secolari, fiori variopinti, antiche rovine, giochi d’acqua. Il Giardino di Ninfa è un’opera d’arte vivente, scoprirla è un’esperienza che accende i sensi

7 luoghi “fuori luogo” nel Lazio

In questi luoghi “fuori luogo” è accaduto qualcosa d’inatteso per mano dell’uomo, della natura o del fato che ha cambiato la storia del borgo nel Lazio.

In viaggio nel Lazio bizzarro tutto è possibile

Viaggiamo nel Lazio bizzarro per scoprire luoghi insospettabilmente strani, macabri o paradisiaci, e sempre avvolti in un alone di mistero e sorpresa.