Civitavecchia è una città nella Maremma Laziale, ai piedi dei monti della Tolfa, ricca di storia e storie che aleggiano sul mare, tra il porto e i siti archeologici e naturalistici.

Le origini di Civitavecchia risalgono al 106 d.C., quando l’imperatore Traiano volle dotare Roma di un punto strategico per le navi in rotta verso l’Occidente, al centro della penisola e vicino a Roma. Fu uno scalo commerciale importante, noto come il “Porto di Roma” e con il nome di Centumcellae, per i numerosi magazzini di stoccaggio delle merci.

È stato riportato alla luce il relitto di una nave oneraria romana del II-I secolo a.C., a 160 metri di profondità nelle acque antistanti Civitavecchia. Nel carico della nave ci sono centinaia di anfore romane, molte ancora integre. Nei dintorni del relitto, sono stati individuati due ceppi d’ancora romani in metallo, appartenenti alla nave.

All’inizio di aprile, al Porto si celebra Santa Fermina al Palio Marinaro, la regata tra gli 8 rioni storici di Civitavecchia, circondata da collettive di pittura, mostre fotografiche e il corteo.

Nel 2025, l’Amerigo Vespucci approda al Porto di Civitavecchia per far salire a bordo il pubblico e svelare i suoi splendidi interni. La nave–scuola della Marina militare italiana è conosciuta come “la più bella del mondo”.

Forte Michelangelo 6 - www.comune.civitavecchia.it

Forte Michelangelo 6 – www.comune.civitavecchia.it

Il Forte Michelangelo, detto anche Fortezza Giulia o Rocca Nova, si estende su un vasto edificio romano di età imperiale. Fu commissionato da Papa Giulio II nel 1508 e completato nel 1537 da Papa Paolo III.

Forte Michelangelo

Forte Michelangelo

La rocca sorse a protezione del porto di Civitavecchia e intorno si formò il borgo. La riscoperta dell’allume sui monti della Tolfa e l’organizzazione dell’esportazione del minerale determinarono la rinascita del porto. Il restauro fu affidato ai maggiori architetti della corte pontificia da Donato Bramante ad Antonio da Sangallo il Giovane. Nel 1535 papa Paolo III Farnese affidò parte del progetto a Michelangelo Buonarroti e gli ultimi lavori furono di Domenico Zanobio tra il 1538 e il 1539.

Il Forte e il porto di Civitavecchia sono stati lo scenario di grandi eventi bellici. È visitabile solo il piazzale interno del Forte Michelangelo, in particolari giorni dell’anno.

Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia,

Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia

A pochi passi dal Forte Michelangelo, si trova il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, dentro l’ex Dogana pontificia, una palazzina settecentesca voluta da Clemente XIII. Sui tre piani espositivi, troviamo reperti archeologici provenienti da Civitavecchia, Santa Marinella, Allumiere e Tolfa. Sono presenti esemplari di ceramica etrusco-corinzia, greca, buccheri, ornamenti in bronzo, lucerne e vetri.

piazza Leandra - www.comune.civitavecchia.rm.it

piazza Leandra – www.comune.civitavecchia.rm.it

Piazza Leandra è nella città vecchia, impreziosita dalla fontana medievale e circondata da antichi edifici, come la Chiesa della Stella del 1688. Un’antica leggenda narra che, durante l’invasione saracena del 828 d.C., il marinaio Leandro persuase gli abitanti a tornare alla vecchia Centumcellae, ribattezzata poi Civitavecchia. Secondo altri, “Leandra” si riferisce all’oleandro, la tipica vegetazione locale.

Nel 1972, durante i lavori di restauro di un appartamento in piazza Leandra, sono stati rinvenuti degli affreschi misteriosi, riproduzioni a tempera della stanza di Eliodoro in Vaticano, quest’ultima opera della scuola di Raffaello. Gli affreschi sono visibili con visita guidata su prenotazione.

Terme della Ficoncella - www.comune.civitavecchia.rm.it

Terme della Ficoncella – www.comune.civitavecchia.rm.it

“Se te voi guarì al ficoncio a da veni’”

Così recita un antico detto locale sulle proprietà terapeutiche dell’acqua che sgorga alle Terme della Ficoncella. Le Terme sono all’ombra di un grande albero di fico dal quale prendono il nome. Conosciute fin dall’antichità, hanno accolto non solo l’imperatore Traiano ma anche Garibaldi. Il complesso termale è composto da cinque vasche naturali, tra i 30°C e i 56°C, accessibili tutto l’anno.

Terme Taurine, sito archeologico - www.comune.civitavecchia.rm.it

Terme Taurine, sito archeologico – www.comune.civitavecchia.rm.it

Le Terme della Ficoncella erano un’alternativa alle più celebri Terme Taurine. Dette Terme di Traiano, sono un sito archeologico risalente al I e II secolo aC. Il complesso termale fu costruito per l’imperatore romano che fondò Civitavecchia.

Terme Taurine o Terme di Traiano

Terme Taurine o Terme di Traiano

Dall’alto di una collina con vista sul Tirreno, le terme furono cantate da Rutilio Claudio Namaziano. Il poeta spiega perché il nome derivi dal latino “taurus”, ovvero “toro”. La leggenda narra che un toro avrebbe raspato la terra prima di lottare, fino a far sgorgare acqua calda sulfurea dalle proprietà benefiche.

Vasche, sale massaggi e ambienti termali sono ornati con fregi, mosaici e marmi, che testimoniano il lusso sin dall’antichità. Il parco ospita gli Horti Traianei, un florido giardino botanico. Il sito archeologico e le visite guidate sono gestiti dalla Pro Loco.

Terme in Fiore nell'area archeologica Terme di Traiano a Civitavecchia - Facebook @termeinfiore

Terme in Fiore nell’area archeologica Terme di Traiano a Civitavecchia – Facebook @termeinfiore

Alla fine di marzo, “sboccia” Terme in Fiore, la mostra mercato nazionale di giardinaggio e piante insolite alle Terme di Traiano che accoglie florivivaisti, aziende agricole e raffinati artigiani.

Civitavecchia è famosa per il miracolo delle lacrime di sangue. Si narra che il 2 febbraio 1995 la statua della Vergine di Medjugorie avrebbe lacrimato sangue. La scultura in gesso è custodita nel Santuario della Madonna di Pantano.

La cucina tradizionale è propone piatti a base di pesce, la Sambuca, e le pizze dolci di Pasqua.

“La pizza che se fa’ a Civitavecchia
sotto la Pasqua, è cosi combinata:
zucchero, ova, cannella, cioccolata,
vino speciale de riserva vecchia;
Ricotta, farina, anice stellata,
e su base de ‘na ricetta vecchia,
olio de semi, burro e poi ‘n ‘antecchia
d’arkermes e vaniglia zuccherata.”

I versi di un poeta locale svelano in rima l’ingrediente segreto della Pizza di Pasqua, la ricotta. L’ora “de la sciorta della Gloria” è il momento in cui la pizza pasquale arriva sulla tavola imbandita.

 

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INFO UTILI
dist. da Roma 65 km
da non perdere Forte Michelangelo
sito web Comune di Civitavecchia

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