Genazzano è la Città d’Arte e dell’Infiorata, un tipico borgo medievale nella splendida valle del Sacco, tra i Castelli Romani e i monti Prenestini. Tra vigneti, oliveti e boschi, Genazzano è sulla Via Francigena del Sud nella quarta tappa sulla Direttrice Prenestina – Casilina.

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Fin dall’epoca romana, Genazzano fu sede di ville e dimore imperiali e aristocratiche per la vicinanza a Roma e per l’amenità del luogo. Genazzano è un borgo che si allunga su uno sperone tufaceo sovrastato dal Castello dei Principi Colonna, maestoso edificio sottoposto nei secoli a trasformazioni e rifacimenti.

Castello Colonna – retedimorestorichelazio.it
Fu prima una fortezza militare, con torri e un imponente sistema difensivo, e poi nel Cinquecento una residenza pontificia. Importanti trasformazioni del Castello Colonna avvennero con Ottone Colonna, divenuto Papa nel 1417 con il nome di Martino V, che la rese una lussuosa dimora signorile.
Filippo I Colonna, Signore di Genazzano tra il 1611 e il 1639 attuò il rifacimento del torrione nord-est, in cui fu inserito il suo appartamento privato, con una cappella affrescata dal pittore Marzio Ganassini nel 1616.

Parco degli Elcini – retedimorestorichelazio.it
Il Castello Colonna è una delle Dimore Storiche del Lazio come l’area del Parco degli Elcini legata al complesso della Rocca Colonna. Il pozzo e la fontana ottagonale ne Castello ricevevano l’acqua dall’acquedotto romano. I resti permangono nell’attuale giardino comunale, il Parco degli Elcini, considerato nel Rinascimento il giardino della famiglia Colonna.

Ninfeo del Bramante a Genazzano
La nobile famiglia Colonna ordinò anche la costruzione di un Ninfeo progettato sul modello delle terme romane. Fu commissionato al Bramante dal cardinale Pompeo Colonna tra il 1507 e il 1511. Il Ninfeo è un casino con facciata a loggia di tre campate, aperta verso la valletta e absidata sui due lati corti.

Ninfeo del Bramante a Genazzano – Facebook @prlocogenazzano
La stanza ottagona ha grandi nicchie disposte diagonalmente, con sedili al loro interno che consentivano di riposare godendo del fresco ombroso e dei getti d’acqua. La grandiosità di questa imponente opera risiede nella coniugazione di reminiscenze della classicità romana con le aspirazioni del classicismo rinascimentale, immersi nel verde. Il Ninfeo del Bramante è una delle Dimore Storiche del Lazio.

Infiorata di Genazzano – foto Proloco Genazzano
Imperdibile l’Infiorata del Sacro Cuore nella prima domenica di luglio sin dal lontano 1883. Nell’edizione del 2012 è stata certificata dal Guinness World Records di Londra come “l’Infiorata più grande del mondo” realizzata esclusivamente con petali di fiori freschi, con 1642,57 mq. senza soluzione di continuità. Nel 2013 le Poste Italiane hanno emesso un francobollo postale speciale in ricordo del Guinness World Records 2012.

Processione all’Infiorata di Genazzano – foto Proloco Genazzano
Durante la Processione del Sacro Cuore, il SS. Sacramento è portato solennemente da oltre 400 figuranti che rievocano il Vecchio e Nuovo Testamento.
Nella prima settimana di settembre si svolgono gli Storici Festeggiamenti in Onore della Madre del Buon Consiglio a cui è intitolata la Basilica Santuario Madre del Buon Consiglio a Genazzano. Durante la festa si svolge la tradizionale fiera delle merci e lo spettacolo di falconeria al Ninfeo del Bramante.

Palio di Brancaleone a Genazzano
Il Palio di Brancaleone rievoca la storica e famosa “Disfida di Barletta”. Nel 1503 Giovanni de Carlonibus, detto Brancaleone, difese con onore insieme a 12 cavalieri italiani l’assalto di 13 cavalieri francesi. Dall’anno seguente, si rievoca per 3 giorni quel grande evento con un torneo cavalleresco tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Si aprono le cantine per degustare vini e piatti tipici, si svolgono gare di tiro con l’arco e sfilano per le vie di Genazzano personaggi in abito tipico dell’epoca.

Cacio di Genazzano – Lorenzo Pichi @ Ist. Alberghiero Rosario Livatino di Cave
Tra i piatti tipici, sono imperdibili gli gnocchetti di tiritello, ovvero grosse e spesse fettuccine di farina di crusca di frumento. E ancora le barachie, i dolci ripieni di marmellata di prugne. In questa zona ricca dal punto di vista enologico si produce il Cesanese di Olevano Romano DOC, da gustare con il Cacio di Genazzano.