I 2 finalisti nel Lazio per la Capitale della Cultura 2025

Sono Roccasecca, in provincia di Frosinone, e Bagnoregio, in provincia di Viterbo, i due luoghi nel Lazio nella rosa dei finalisti per l’elezione della Capitale Italiana della Cultura 2025. Il 20 e 21 marzo 2023 la Giuria valuterà i dieci progetti dei due borghi laziali insieme a quelli di Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina e Spoleto.

ROCCASECCA FR Eremo dello Spirito Santo con vista sulle Gole del Melfa e Valle del Liri FB @visitroccasecca

Eremo dello Spirito Santo con vista sulle Gole del Melfa – Facebook @visitroccasecca

Roccasecca è incastonata sulla collina di accesso alle splendide Gole del Melfa. L’acqua, protagonista in Ciociaria, scroscia selvaggia dando vita al tracciolino tra Casalvieri e Roccasecca e sfida i canoisti più temerari. Siamo sulla variante Prenestina – Casilina della via Francigena del Sud, là dove s’incrocia con il Cammino di San Benedetto e i luoghi di San Tommaso d’Aquino.

ROCCASECCA FR Chiesa di San Tommaso d'Aquino foto Stefano Di Stefano

Chiesa di San Tommaso d’Aquino foto Stefano Di Stefano

Il dossier sulla candidatura di Roccasecca punta su quattro aspetti culturali legati a quattro personaggi: San Tommaso d’Aquino, Severino Gazzelloni, Franco Fava e Totò.
Roccasecca è la città di San Tommaso D’Aquino. Il passaggio del Dottore Angelico è testimoniato dalla Casa di San Tommaso, con l’epigrafe THO(mas) sull’arco a sesto acuto, e la Chiesa di San Tommaso impreziosito dagli affreschi quattrocenteschi. Dunque, spazio alla formazione filosofica con eventi dedicati, mostre permanenti e summer school di teologia.

Ma Roccasecca è anche la patria natale del Maestro e compositore Severino Gazzelloni, il “Flauto d’oro”. Al flauto e alla musica in genere, dunque, si darà maggiore spazio con la formazione di talenti in erba e con una maggiore enfasi al Festival Internazionale dedicato al Flauto d’oro.

Roccasecca è anche la terra natia di Franco Fava, quindi spazio alla corsa, all’atletica e allo sport in genere come strumento di socialità.
Last but not least, Totò. La piazza intestata ad Antonio De Curtis e la sua statua alla stazione ferroviaria ricordano quanto spesso il Principe citò Roccasecca nei suoi film. Fu sindaco di Roccasecca nel “Medico dei pazzi” (1957) e l’indimenticabile Antonio La Trippa, candidato parlamentare di Roccasecca in “Gli onorevoli” di Sergio Corbucci. Totò sarà l’ispirazione per una scuola per attori comici e mostre a tema.

CIVITA di BAGNOREGIO VT Ig @dino_presciutti

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Bagnoregio è il Paese dei Calanchi e del famoso borgo di Civita. La Cattedrale custodisce la Bibbia miniata e il Santo Braccio con le reliquie di San Bonaventura, il teologo medievale che qui nacque, come narrò Dante Alighieri nella Divina Commedia. Impossibile non trasalire di fronte allo spettacolo della valle dei Calanchi e Civita di Bagnoregio che troneggia accarezzata da tramonti struggenti o sospeso tra le nuvole nelle giornate di nebbia. Non ha bisogno di grandi presentazioni “Il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio”. Tra “I Borghi più Belli d’Italia”, questa meraviglia arroccata su una collina di tufo e raggiungibile attraverso uno spettacolare ponte panoramico pedonale, è entrato nella Lista Propositiva Italiana dei siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2017 per la sua capacità di riassumere in un luogo affascinante parte importante dell’evoluzione civile, culturale e religiosa dell’Occidente.

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Bagnoregio è finalista con un dossier relativo al tema “Essere ponti” in sei punti cardine: Comunità, Crescita, Bellezza, Innovazione, Inclusione legato al turismo per non vedenti e Futuro incentrato sui giovani. Bagnoregio supporta la sua candidatura con un calendario ricco di eventi culturali di punta e altri da realizzare ex novo nel 2025 in caso di vittoria.

Chi vincerà il titolo di Città Italiana della Cultura 2025? Nell’attesa trepidante della decisione della Giuria, andiamo nel Lazio a vedere con i nostri occhi i due borghi finalisti!

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