Il centro storico di Ischia di Castro si trova su una rupe tufacea alla confluenza di due torrenti, posizione che denota la sua origine etrusca. Siamo al centro dell’area archeologica Antica Città di Castro, capitale del ducato farnesiano.

la Torre dell’Orologio – Facebook @InfoPoint Ischia di Castro
Al centro storico medievale si accede dalla Torre dell’Orologio, tra solide porte, mura parzialmente conservate, abitazioni addossate le une alle altre.

Rocca Farnese – www.retedimorestorichelazio.it
La Rocca Farnese è la più antica residenza dei Farnese ancora esistente e sorge al centro di Ischia di Castro. La fortezza fu costruita nel XIII secolo, poi trasformata in palazzo nel XVI secolo su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane. L’opera è rimasta incompiuta, mantenendo un aspetto a metà tra una rocca e un palazzo. Il recente restauro ha permesso la riaperto di una loggia rinascimentale murata da secoli. Oggi è una proprietà di Stefano Aluffi Pentini.

Antica Città di Castro – www.retedimorestorichelazio.it
Ischia di Castro è al centro dell’area archeologica Antica Città di Castro, capitale del ducato farnesiano. Ebbe grande splendore nella prima metà del Cinquecento e fu rasa al suolo nel 1649 dalle truppe di Innocenzo X.

ruderi dell’Antica Città di Castro – www.retedimorestorichelazio.it
I ruderi dell’Antica Città di Castro testimoniano che era un un piccolo villaggio, povero e abbandonato. I Farnese lo trasformarlo per renderlo degno del rango di capitale del ducato e simbolo della loro potenza. La trasformazione fu affidata in gran parte all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. La ricostruzione trasformò l’insediamento in un perfetto esempio di arte e architettura rinascimentale, dove si trasferirono i nobili. Questi vi costruirono sfarzosi palazzi signorili. Fatto rarissimo per quel tempo, Castro aveva le strade e le piazze mattonate e dotate di fogne. Tra le 13 chiese a Castro, la principale era Duomo romanico dedicato a San Savino, protettore della città e festeggiato il 3 maggio con una giostra e un palio tra le contrade.

Antica Città di Castro, ruderi – www.retedimorestorichelazio.it
Nel 1649 le truppe di Innocenzo X Pamphilj, alleata dei Barberini e nemica dei Farnese, assediarono la città, la saccheggiarono, la rasero al suolo e deportarono i suoi abitanti. Oggi le rovine sono ricoperte da un bosco. Gli scavi hanno riesumato i resti della piazza principale, della Cattedrale, del Palazzo della Zecca, del convento di San Francesco, delle fortificazioni e di Porta Lamberta. Si possono inoltre vedere i resti di vani sotterranei, cantine, pozzi, cisterne e seminterrati.

Museo civico archeologico Pietro e Turiddo Lotti di Ischia di Castro
Alcuni reperti dell’Antica città di Castro si conservano nel Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” a Ischia di Castro. La necropoli etrusca di Castro conserva la tomba monumentale a semidado del VI secolo, le cui decorazioni scultoree si possono ammirare nel Museo Civico di Ischia di Castro.

Museo civico archeologico Pietro e Turiddo Lotti – Facebook @Museo civico archeologico Pietro e Turiddo Lotti di Ischia di Castro
Il Museo Civico di Ischia di Castro è impostato secondo un criterio didattico, con una disposizione di materiali che segue un percorso cronologico, dalla Preistoria al Rinascimento. Tra i reperti più interessanti ricordiamo gli strumenti in selce e gli esemplari di arte mobiliare paleolitica provenienti dalla grotta di Settecannelle.

Eremo di Poggio Conte
Il periodo medievale è testimoniato da sculture già appartenute alla cattedrale di S. Savino di Castro e da sei affreschi del XIII secolo, provenienti dal suggestivo eremo rupestre di Poggio Conte. L’Eremo di Poggio Conte è nascosto nel costone di tufo e raggiungibile con un sentiero molto suggestivo. Al suo interno sono custoditi molti dipinti in un’atmosfera monastica molto mistica.
L’Olio Canino DOP e il vino DOC Colli Etruschi Viterbesi sono le specialità gastronomiche locali. Tra gli eventi più suggestivi, non mancate alla Festa Patronale Sant’Ermete con la Giostra del Gallinaccio, il 28 agosto, e alla Festa Patronale Madonna del Giglio l’8 settembre. Molto bello anche il Gran Premio per Carrettelle all’inizio di agosto, un’appassionante corsa di macchinine, realizzate artigianalmente soprattutto in passato dai più piccoli per puro gioco. I veicoli non sono dotati di motore e sfrecciano in discesa approfittando del naturale pendio della strada principale di Ischia di Castro, tra coreografie e grida di incitazione.