Natura, outdoor, cultura, enogastronomia ed eventi: paghi uno prendi cinque! Siamo a Leonessa, la terra della celebre “patata fritta, lessa o rescallata”.
Ogni stagione è giusta per salire in macchina e raggiungere questo delizioso borgo montano, meta per ogni tipo di sport all’aria aperta e di delizie culinarie. Leonessa è terra di bellezza, terra di emozioni, pietra preziosa che splende soprattutto in autunno grazie ai caldi colori dell’autunno che ricoprono le sue montagne, le calde sfumature rosse, arancio e gialle la incorniciano rendendola particolarmente suggestiva.
Se siete appassionati di sport, avete l’adrenalina a 1000, Leonessa è tutta vostra! Trekking, mountain bike, down hill, bici elettriche, moto, un vero regno dell’Outdoor, amato da ciclisti e motociclisti sia d’estate e che d’inverno!
Due terzi del territorio di Leonessa sono costituiti da boschi e pascoli d’alta montagna, zampillanti ruscelli, amene valli, da non perdere il Riofuggio, il Bosco della Vallonina che racchiude incastonate le stupende Valli dell’Organo, dove nell’anfiteatro naturale del monte Terminillo sorge la stazione sciistica di “Campo Stella”; il monte Tilia è raggiungibile mediante una seggiovia, che arriva in prossimità di un suggestivo laghetto montano da dove iniziare bellissime passeggiate, il posto ideale per gli amanti di natura e montagna.
Dopo tanta attività e con l’aria di montagna è normale avere un certo languorino che i prodotti e le specialità enogastronomiche leonessane sapranno sicuramente soddisfare. Da queste parti c’è solo l’imbarazzo della scelta: mozzarelle di bufala e formaggi da pascoli d’alta quota, lenticchie, farro e salumi tipici! La Patata è sicuramente il prodotto principe dell’economia agricola della piana di Leonessa, celebrata nell’ormai famosa “Sagra della Patata”, con il suo motto “Fritta, lessa, rescallata. Un piatto co’ li fiocchi: lo tartufu co’ li gnocchi”.
A Leonessa la si può gustare, tutto l’anno, nei gustosi gnocchi al sugo o conditi con il tartufo; patate fritte e la “rescallata”, semplice e saporita come tutte le ricette di un tempo, a base di patate lesse saltate in padella con cipolla e pancetta. Anche il dolce è fatto con il tubero ingrediente fondamentale per le deliziose ciambelle fritte! Sazi sì, ma non di Leonessa che continua a stupirci e darci mille motivi per continuarla a scoprire…
Da dove continuare? Nel centro storico si possono ammirare alcuni palazzi d’epoca come i Palazzi Mongalli di cui uno è ora sede del Comune, con un pregevole portale realizzato in pietra locale, il Palazzo Cherubini, nel quale nacque, nel 1899, il famoso compositore Bixio Cherubini e infine il Palazzo Ettore, che è il più grande palazzo di Leonessa.
In piazza VII Aprile, vi è la Fontana Margaritiana che risale al Cinquecento, mica una banalità! Così denominata, poiché fu un dono che, nel 1548, Margherita d’Austria volle fare alla città. Di antiche origini è anche la Fonte della Ripa del XII secolo, che costituiva la fonte del Castello di Ripa e, in origine, era l’unica risorsa idrica di Leonessa. Le sue acque provengono dalla limpida e fresca sorgente della Rocca.
La chiesa di San Francesco, dalla facciata romanico-gotica in pietra rossa locale, custodisce due opere d’arte rinascimentali: il Presepe in terracotta policroma e il Crocifisso ligneo. Nella cripta importanti affreschi che raffigurano l’Inferno, il Paradiso, la Madonna dell’Ulivo e alcune scene bibliche.
Allora, in questo fine settimana lasciate le vostre città, Leonessa è la meta fuoriporta ideale e vi aspetta a braccia aperte!