Formia ha un ricco patrimonio artistico, culturale, storico e archeologico, con numerosi resti romani, tra ville e tombe, tra le quali quella di Cicerone. Siamo nella terra di Marco Vitruvio Pollione, il genio che in Età Imperiale scrisse il De Architectura, il trattato e fondamento teorico dell’architettura occidentale. Formia è sede del centro di Preparazione Olimpica del Coni.

spiaggia di Vindicio
Nel cuore del Golfo di Gaeta, il toponimo deriva dal greco “hormiai”, ossia “approdo”, un borgo tra le spiagge di Vindicio e Giànola, Bandiere Blu 2025, e quelle di Acquatraversa e Santo Janni.

Spiaggia di Gianola
Il litorale ha ottenuto anche la Bandiere Verde, il vessillo riconosciuto alle spiagge più accoglienti per i piccoli bagnanti.
Il borgo è una perla architettonica con il quartiere medioevale di Castellone, il porticciolo romano di Giànola, la fontana romana ai bordi della Via Appia, i resti dell’acquedotto e del teatro romano e il quartiere marinaro e commerciale di Mola, con la grande torre medioevale.

Porticciolo Romano
Il Porticciolo Romano fu costruito negli anni 30 dal Marchese Afan de Rivera, proprietario dell’area, sulle antiche rovine delle vasche romane. Si tratta di vasche per l’itticoltura di specie pregiate. Infatti, arginando la foce di una sorgente d’acqua dolce che sgorgava nel mare, qui scodinzolavano insieme pesci di acqua salata e dolce.

Veduta del complesso archeologico Villa di Mamurra – parchilazio.it
Dal Porticciolo Romano si estende la Villa di Mamurra per circa 600 m lungo il tratto costiero, fino alla parte più interna del Parco di Gianola, dentro il Parco della Riviera di Ulisse. Mamurra era un cavaliere romano del I secolo a.C. e il prefetto dei genieri di Giulio Cesare.

Cisterna Maggiore
La villa è su tre terrazzamenti. Nel terrazzamento inferiore c’era la residenza, in quello intermedio c’era la Cisterna Maggiore e la Cisterna delle 36 Colonne, e sulla sommità del promontorio c’era l’Edificio Ottagonale.

Grotta della Janara
La Grotta della Janara era un corridoio che raccordava il terrazzamento intermedio a quello inferiore, colmando un dislivello di circa 18 metri. La Grotta mostra ancora le tracce di affreschi. Pare che qui ci fosse una statua di Diana. Diana deriva da “jana”, da cui “Janara”. Ma la “janara” è anche una strega in dialetto locale. Si narra che i pescatori abbiano visto la sagoma di una strega e persino di averne udito le grida.

la piscina a sfioro riscaldata
Questo corridoio sotterraneo permetteva di raggiungere non solo il mare e la villa, ma anche l’area in cui c’era una piscina a sfioro riscaldata. Quindi 2000 anni fa, Mamurra in inverno faceva il bagno caldo nella sua piscina a sfioro, circondato dal mare gelido del Golfo di Gaeta.

l’Edificio Ottagonale
Al centro dell’opera architettonica simmetrica della Villa di Mamurra troviamo i resti dell’Edificio Ottagonale, un luogo di captazione idrica, vicino a una sorgente in cima alla collina. E se qui c’è una sorgente, doveva esistere un nume tutelare. Infatti, è anche detto Tempio di Giano perché la divinità era presumibilmente Diana, da cui il nome del luogo di “janula”, divenuto nel tempo Gianola.

Museo Archeologico Nazionale di Formia
Il Museo Archeologico Nazionale è l’ampliamento di un precedente Antiquarium distrutto nella guerra. Si trova in un’ala del settecentesco palazzo municipale, nota come ‘Stalloni dei Borboni‘. La raccolta è composta da sculture di elevato livello artistico, databili per lo più tra il I secolo aC e il I secolo dC. Si tratta principalmente di statue virili e muliebri di carattere onorario, tra le quali spicca Caio Cesare, nipote di Augusto.

ex Teatro Romano
Arriviamo nel centro storico di Formia e nel quartiere Castellone scopriamo il Teatro Romano, dove un tempo si svolgevano i giochi gladiatori. Entrando da un portone detto “Il Cancello”, si apre il sipario sui resti del Teatro Romano, oggi incorporati in edifici del 1600 che seguono la curva dell’antica cavea.

Cisternone
Proseguiamo verso il Cisternone del I secolo a.C., la Cisterna Monumentale più antica al mondo! La più grande al mondo è invece la Yerbatan Saray a Istanbul, la Piscina Mirabilis a Bacoli è la seconda in classifica e poi c’è il Cisternone di Formia con 7000 m³.

Chiesa di SantErasmo
A Formia ha sede il centro di Preparazione Olimpica del Coni. Raggiungiamo la Chiesa di Sant’Erasmo. Nella cripta, giacciono le spoglie il vescovo Erasmo, Patrono di Formia. Quest’area faceva parte della necropoli romana, custodita nella cripta. La prima sepoltura di Sant’Erasmo è molto modesta. Fu ristrutturata nel 1400 per dare risalto alla tomba di Erasmo, poiché qui si narra che avvenissero prodigi.

Festa di Sant’Erasmo – Facebook @S.ErasmoPatronodiFormia
Nel IX secolo il corpo di Sant’Erasmo è stato trasferito a Gaeta, la potenza militare marinara che richiedeva il Protettore dei marinai. Una Processione molto suggestiva ricorda questo momento ogni 2 giugno, ripercorrendo il tragitto della traslazione delle spoglie di Sant’Erasmo da Formia a Gaeta. Per celebrare Sant’Erasmo, il 1° giugno a mezzanotte i devoti donano al Patrono un garofano rosso e cantano l’antico Inno nella chiesa di Sant’Erasmo.

vista del Golfo di Gaeta dal monte Redentore
Formia è nel cuore del Parco Naturale Regionale dei monti Aurunci. Gran parte del territorio del parco è costituito dagli omonimi monti che raggiungono le altezze maggiori con il Petrella, il S. Angelo, il Ruazzo e il Redentore sul quale troneggia dal 1901 una gigantesca statua che dà ragione del nome.

Presepe Vivente a Maranola di Formia – www.presepeviventemaranola.it
A Maranola di Formia c’è il Presepe Vivente, una delle rievocazioni storico-religiose della Natività più antiche d’Italia. Da mezzo secolo coinvolge tutta la comunità aurunca e anima i caratteristici vicoli di Maranola.
La sua peculiarità è nella riproposizione della vicenda evangelica in ambienti, usi e costumi tipici locali, tramite l’interpretazione di oltre 300 personaggi che si muovono tra i vicoli, le cantine e gli anfratti di Maranola. L’atmosfera è straordinariamente realistica e si muove sulle note di zampogne e antiche nenie.

Le Virtù
Tra i piatti tipici locali, spiccano le Virtù, preparate dalle signore del Comitato Festa delle Virtù alla Festa del Primo Maggio in grandi pentoloni, dove i legumi bollivano per 5 o 6 ore. Si tratta di un piatto a base di legumi: fave, ceci, piselli, lenticchie, cicerchie, fagioli misti e castagne. I legumi sono bolliti per ore e, dopo aver tolto la “schiuma” che si forma sulla superficie dell’acqua, si aggiunge il sale, l’alloro e le lenticchie.