Il Fagiolo Cannellino di Atina è un prodotto DOP dal 2010. Si ottiene dalla coltivazione della pianta di Phaseulus vulgaris, ecotipo locale Cannellino di Atina. Si produce nei comuni in provincia di Frosinone di Atina, Villa Latina, Picinisco, Casalvieri, Casalattico e Gallinaro. Le origini del Fagiolo Cannellino di Atina DOP si perdono nella notte dei tempi, da secoli base proteica per le popolazioni rurali del Mezzogiorno d’Italia.

Il Fagiolo Cannellino di Atina DOP si semina da fine giugno a metà luglio, subito dopo la mietitura del grano, e necessita di abbondante irrigazione. La raccolta a mano è dalla fine di settembre all’inizio di ottobre, quando il baccello da verde diviene giallo. Raccolte in mazzi, le piante sono appese sotto le tettoie aperte e ben ventilate per completare la maturazione. I fagioli di color bianco opaco sono sgranati con il vecchio sistema della battitura manuale, eseguita con due pertiche di legno snodate legate tra loro con stringhe di cuoio. Si conservano in sacchi di juta.

Le qualità organolettiche del Fagiolo Cannellino di Atina sono dovute alla specificità dell’ecotipo e al terreno di coltivazione ricco di manganese, il focaleto, lungo le sponde del fiume Melfa, del torrente Mollarino e dei loro affluenti. La peculiarità del fagiolo cannellino di Atina DOP è la presenza di un tegumento sottile che lo rende più tenero degli altri, non necessitando, infatti, di essere messo a bagno prima della cottura.

Cannellino e Cabernet di Atina

Dopo Ferragosto, CantinAtina è la Sagra del Vino Cabertnet DOC e del Fagiolo Cannellino DOP.

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì