Casalattico è il meno popoloso dei tredici comuni della Valle di Comino.
Oggi il paese è diviso in due parti: quella inferiore, che racchiude il borgo antico e quella superiore di aspetto decisamente più moderno.
In epoca romana l’attuale territorio comunale ancora non esisteva, tuttavia il territorio era frequentato, come testimoniano il ponte e la strada romana che collega l’attuale Casalattico con l’altro versante del fiume Melfa. Secondo la tradizione, assunse questo nome dall’illustre cittadino Pomponio Attico, amico e cognato di Cicerone, che possedeva una villa nell’odierna località Montattico.
Casalattico ha conosciuto una forte emigrazione, principalmente in Inghilterra, Irlanda, Francia, Germania e America Latina, e oggi, coloro che sono stati costretti a partire non rinunciano a farvi ritorno durante l’estate
Tra gli emigranti più famosi e fortunati, originari di questa terra, troviamo Carmine Forte, detto Charles, vissuto in Gran Bretagna e qui divenuto proprietario di una catena di alberghi e ristoranti nota in tutto il mondo, insignito del titolo di baronetto dalla Regina Elisabetta.
Da visitare la Parrocchiale, che conserva varie pregevoli tele del polacco Taddeo Kuntz e della Scuola Napoletana del Santafede, artisti del XVI sec. che avevano qui la loro bottega.
A pochi chilometri dal centro, la frazione di Montattico è base di partenza per suggestivi itinerari a piedi nel massiccio dei monti Obachelle e Marro.
Degno di nota il Museo della Civiltà Contadina e della Molitura, un’occasione per riscoprire la vita rurale dei nostri antenati.
La tradizione gastronomica vede il primato degli abbuoti, involtini di abbacchio arrosto con rigaglie e le Sagne fatte a mano con i fagioli cannellini nostrani.