Le fontane di Roma rappresentano un vero e proprio patrimonio artistico e culturale dal valore unico: dalla Fontana del Tritone alle tre fontane di Piazza Navona (la Fontana dei Quattro Fiumi, del Moro e del Nettuno), da Fontana di Trevi alla Fontana delle Tartarughe, e molte altre ancora, l’acqua rappresenta sempre una fonte ma soprattutto un inno alla bellezza da scovare alla fine di una strada o pronta a stupirci nel bel mezzo di una piazza, a simboleggiare la magnificenza di chi ne aveva commissionato la realizzazione.

Fontana del Tritone

Fontana del Tritone

La grandezza di Roma era basata sull’acqua: è grazie ai suoi acquedotti e alla sua rete idrica che la civiltà Romana prese forma. Esistono davvero tante curiosità e aneddoti legati alle tradizioni di Roma, molte delle quali hanno proprio le fontane come protagoniste: dai lanci delle monetine per esprimere i desideri fino ai bigliettini sulle “statue parlanti”, con cui i romani indirizzavano la loro critica e satira verso i governanti.

Piazza Navona

Fontana dei Quattro Fiumi – Piazza Navona

A proposito di curiosità, sapete, che una volta Piazza Navona era uno stadio? Oggi simbolo della Roma barocca, era infatti il primo stadio in muratura nella storia dell’antica Roma, dove il perimetro del campo da gioco è visibile ancora oggi. Il nome stesso della piazza deriva dalle “agone”, i giochi atletici che un tempo vi si svolgevano e non dai giochi acquatici che si tenevano nella piazza in epoca barocca, come molti credono, poi ripresi nell’Ottocento con l’allagamento della piazza durante il mese di agosto.

Oggi è imprescindibile pensare alla Città Eterna senza le sue fontane, scenografie di tantissime pellicole ormai scolpite nella memoria collettiva: basti pensare alla bellissima Anita Ekberg che, per richiamare l’attenzione di Marcello Mastroianni nel film “La dolce vita” gli sussurrava “Marcello come here”, invitandolo a immergersi con lei nelle acque della Fontana di Trevi. Le fontane di Roma hanno infatti fatto parte del racconto del cinema: ricordate Totò che in “Totòtruffa 62” che cercava di vendere Fontana di Trevi ad un ignaro turista? E poi ancora con Fellini, Monicelli, Pasolini, Sorrentino, Woody Allen. Tanti i registi che hanno utilizzato le fontane di Roma come scenografia o protagoniste per raccontare le loro storie ambientate nella Capitale.

Fontana delle Tartarughe

Fontana delle Tartarughe

Tra le meravigliose fontane da visitare ed ammirare non possiamo non citare la Fontana delle Tartarughe, realizzata con marmi pregiati africani su progetto originario di Giacomo della Porta. Le quattro tartarughe sono copie delle originali in bronzo, oggi custodite nei Musei Capitolini.

Fontana dell’Acqua Paola “Il Fontanone”

Merita una visita la Fontana dell’Acqua Paola commissionata da Papa Paolo V all’inizio del 1600 a Giovanni Fontana; il Fontanone del Gianicolo raccoglie l’acqua proveniente dal Lago di Bracciano. Da non perdere la Fontana del tritone, realizzata in travertino da Gian Lorenzo Bernini nel 1643 nella piazza antistante la facciata del sontuoso palazzo di Papa Urbano VIII. Al centro di piazza della Repubblica si trova invece la Fontana delle Naiadi, considerata la più bella tra le fontane moderne di Roma.

E poi ci sono loro, “i nasoni”: le fontanelle in ghisa o travertino diffuse in tutta la città, che da generazioni dissetano romani e non con la loro acqua fresca e di qualità.

INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

5 storie di 5 Magnifici Ponti nel Lazio

Quanta storia e quante suggestioni ruotano attorno ai grandi e piccoli ponti che attraversano mari, laghi, fiumi e vallate nel Lazio. Calchiamo queste vere e proprie opere di ingegneria che hanno ispirato poeti, scrittori e pittori. Andiamo alla scoperta del loro...

La romanità di Alberto Sordi nel Lazio

Lasciamo raccontare alle tante, tantissime location cinematografiche nel Lazio la storia e le storie di Alberto Sordi, l’attore, il regista, lo sceneggiatore, e poi cantante e doppiatore che ha portato la romanità sul grande e piccolo schermo. Cacciato dall’Accademia...

Artena, tra storia e set cinematografici

Passeggiare nel centro storico di Artena è come fare un tuffo nel passato. Il suo borgo è un gioiello rinascimentale e uno dei centri storici non carrabili più grandi d’Europa.   Avventuratevi in una passeggiata attraverso un labirinto verticale composto da...

Sere d’Estate emozionate nel Lazio

Così canta Zucchero. “L'estate sta finendo e un anno se ne va”, rispondono gli Righeira già dagli anni 80. Per evitare la nostalgia di fine estate e il conto alla rovescia al Natale, godiamoci le sere d'estate emozionate sulla costa tirrenica del Lazio, quelle “wow!”,...

3 Lenticchie del Lazio “in tutte le salse”

Un piccolo tour gastronomico a Onano, Ventotene e Fiamignano all’assaggio di 3 lenticchie tipiche del Lazio da provare “in tutte le salse”.

In viaggio nel Lazio tra 8 Borghi Fantasma

Il Lazio è la meta perfetta per chi è affascinato dai luoghi enigmatici e tenebrosi. Lasciamoci travolgere dal mistero 8 Borghi Fantasma.

Le fonti di ristoro da Fiuggi a Collepardo

Dalle terme di Bonifacio al lago di Canterno, andiamo alla scoperta dell’acqua. Simbolo di purezza per antonomasia, traccia un percorso per il ristoro del corpo e dell’anima in Ciociaria. A passo lento da Fiuggi a Collepardo, seguiamo la “B Gialla”. Cosa è? Lo...

Pizza: co’ la mortazza o prosciutto e fichi?

That is the question, direbbe Shakespeare. Ho una storia d’amore con la pizza… diciamo che è una specie di ‘pane e amore e carboidrati’, risponderebbe Julia Roberts alla ricerca della felicità tra i vicoli di Roma in “Mangia, Prega, Ama”. Sfuggiamo dalla malinconia di...

L’alchimia delle Valli Reatine…esoteriche

Forse tutti sanno che a Roma c’è una Porta Alchemica. Ma sapete che ce n’è un’altra nel Lazio, a Rivodutri? Partiamo da questa "chicca" per raccontarvi misteri, enigmi e curiosità poco note che aleggiano sulle Valli Reatine. Dunque dicevamo della Porta Alchemica in...

Il ‘marchio’ Farnese, i Signori della Tuscia

Il giglio a tre petali è lo stemma dei Farnese, i Signori della Tuscia dal 1500. Scopriamo i segni indelebili lasciati al loro passaggio nella Tuscia.