Terra di dispute, San Cesareo ha una storia fatta di continue controversie. Nel 1333 qui furono uccisi Bertoldo Orsini, duca di Bracciano, e suo cognato il conte dell’Anguillara, mentre si stavano recando ad attaccare Stefano Colonna che si trovava nel castello di Zagarolo. Così iniziarono le guerre tra i Colonna e gli Orsini. Ma non finisce qui. I Sancesaresi accesero la disputa, in tempi più recenti anche per la scelta del santo patrono. Le due confraternite di San Cesareo, quella di Sant’Antonio di Padova e quella di San Giuseppe, si contesero l’onore di avere il loro santo come patrono del comune. Ovviamente fu San Cesareo ad averla vinta. I turisti più devoti potranno raccogliersi in preghiera davanti al suo reliquiario conservato in una vetrina a muro nella Cappella del SS. Sacramento della Parrocchia di San Giuseppe.
Passando dal sacro al profano arriviamo alle rovine di un grande edificio romano, noto nel XIX secolo come “La Torraccia” o “La Rotonda di San Cesareo” la cui edificazione si può datare all’inizio del IV secolo, epoca in cui risiedeva in questi luoghi l’imperatore romano Massenzio.
Si tratta di un ampio ninfeo con una pianta centrale su due livelli. Originariamente era quadrato all’esterno e circolare all’interno. Nell’area inferiore, ai quattro angoli, c’era un’esedra circolare, sovrastata da grandi finestre. La volta era decorata con lacunari ottagonali, mentre la decorazione parietale era formata da un rivestimento di marmi pregiati policromi.
La sensazione di ritrovarsi nel bel mezzo del passato ti toglie il respiro. San Cesareo, è ricca di costruzioni romane, porzioni di vie e acquedotti, tali da far ipotizzare la presenza di un insediamento antico. Nel corso di alcuni scavi sono tornati alla luce mosaici eccezionali di alto pregio che hanno fatto scalpore nel mondo degli archeologi e degli addetti ai lavori.
Una vista in questo piccolo comune alle porte di Roma è quindi doverosa!
Piatto tipico: fettuccine a la romana co le regaje de pollo.