Arroccata su una collina che domina l’ultimo tratto della Valle del Liri, San Vittore è l’ultima tappa nel Lazio della Via Francigena-Casilina al confine tra Lazio, Campania e Molise.

Il centro storico è cinto dalle mura medievali, di cui restano tracce evidenti e aperture lungo il camminamento, con un panorama infinito verso le Mainarde e gli Aurunci. Un vero gioiello, giusto vanto degli abitanti, è la chiesa di San Nicola: sulle due navate le stratificazioni di affreschi con figure di santi e vescovi risalgono al Mille; le opere di misericordia e il martirio di Santa Margherita d’Antiochia sono invece trecentesche. L’altra chiesa importante di San Vittore, Santa Maria della Rosa, più volte ricostruita, ha un pulpito molto interessante con lettorino del XIII secolo, decorato con sculture e mosaici. Non mancano testimonianze preromane: poco lontano dall’abitato sulle pendici di Monte Sammucro i resti di mura di un insediamento sannitico avvalorano l’ipotesi che si tratti della città di Aquilonia, distrutta nel III secolo a. C.

Una vera curiosità è l’albero di Natale, tra i più grandi d’Europa, disegnato sulle pendici del monte dietro al paese, con migliaia di lampade, accese durante le feste natalizie, visibile dall’autostrada del Sole.

La gastronomia locale è quella tipica ciociara, ma le ricottine e la trippetta alla sanvittorese sono davvero speciali.

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 145km
da non perdere Resti delle mura della antica città di Aquilonia
sito web Comune di San Vittore del Lazio

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