Segni è un gioiello tra i monti Lepini che risale all’età del bronzo, una piccola città gemellata con Micene per le sue mura poligonali intervallate dalle porte.

Porta Saracena nelle Mura Ciclopiche - www.prolocoxsegni.it

Porta Saracena nelle Mura Ciclopiche – www.prolocoxsegni.it

La più famosa è la Porta Saracena, un monolite di copertura lungo oltre tre metri. Questa porta è uno dei monumenti più incantevoli di tutti i tempi, l’esemplare conservato mglio e più interessante di tutte le altre opere similari. È da secoli un elemento di richiamo di storici, artisti ed esploratori. Ai tempi del Grand Tour molti visitatori stranieri realizzarono diverse illustrazioni della porta. Uno per tutti, Edward Dodwell, il famoso pittore irlandese. La cinta muraria insieme alla Porta Saracena ricordano la città greca di Micene, e forse da qui deriva il suo gemellaggio.

chiesa di San Pietro nell'Acropoli - www.prolocoxsegni.it

chiesa di San Pietro nell’Acropoli – www.prolocoxsegni.it

Dopo una lunga camminata tra salite e scale si arriva all’Acropoli di Segni. Qui sorge la chiesa di San Pietro, costruita sul basamento di un tempio romano originariamente dedicato alla Dea Giunone Moneta nel III secolo A.C. Il suo interno è una vera e propria perla da visitare.

All’interno della chiesa sono conservate le originali pareti della cella del tempio di Giunone, fatte di grossi blocchi di pietra squadrati. C’è poi una grande cisterna romana, dove oggi si svolgono le manifestazioni culturali del paese.

Porta Maggiore - www.prolocoxsegni.it

Porta Maggiore – www.prolocoxsegni.it

Segni fu divenne colonia romana nel VI secolo a.C. Il centro storico custodisce tracce medievali e rinascimentali. All’ingresso del centro storico si trova il Palazzo Conti, un vasto complesso architettonico probabilmente d’epoca medievale che include la monumentale Porta Maggiore, l’accesso all’antica Signia. Acquistato dal Vescovo di Segni, il palazzo fu affidato nel 1887 alle suore di Santa Giovanna Antida per l’educazione delle ragazze.

cattedrale di Santa Maria Assunta - www.prolocoxsegni.it

cattedrale di Santa Maria Assunta – www.prolocoxsegni.it

La Cattedrale Santa Maria Assunta fu ricostruita nel 1657 dall’architetto Giovanni Battista Roderi ed è un capolavoro barocco. La cattedrale ha una pianta a croce greca ed è decorata con splendidi stucchi, ori e marmi pregiati. Le cappelle sono adornate da opere d’arte di grandi artisti del Seicento e Settecento. L’organo Morettini del 1850 è ancora perfettamente funzionante.

Museo Archeologico di Segni

Museo Archeologico di Segni

Da non perdere è il Museo Archeologico di Segni che ripercorre la storia della città. Il museo è ospitato nel duecentesco Palazzo della Comunità, costruito nel XIII secolo nel cuore dell’antico centro storico. Fu aperto al pubblico nel 2001 il percorso espositivo dedicato alla città antica e i suoi dintorni.

Ninfeo di Quintus Mutius - www.prolocoxsegni.it

Ninfeo di Quintus Mutius – www.prolocoxsegni.it

Uno dei punti di maggiore interesse del percorso museale è il Ninfeo di Quintus Mutius. Si tratta di una fontana monumentale del tardo II secolo a.C. – inizi I secolo a.C., un raro esempio di architettura romana della tarda repubblica. In una cornice di gusci di telline, su un mosaico bianco di calcare, si legge la firma dell’architetto, Quintus Mutius, scritta in lettere greche con perline di blu egiziano. Questa firma fa del ninfeo l’unico esempio di quel periodo in cui conosciamo sia la struttura che il nome del progettista.

Ponte Scarabeo - www.prolocoxsegni.it

Ponte Scarabeo – www.prolocoxsegni.it

Il Ponte Scarabeo risale alla metà del XIII secolo, un arco medievale realizzato con blocchi di tufo uniti da malta. L’arco poggia su due pilastri quadrati: uno è ancorato alle antiche mura poligonali, l’altro, quello interno, è inglobato nelle fondamenta di una casa vicina. All’interno di un piccolo orto è ancora visibile un architrave monolitico lungo circa due metri. Si narra che sotto quest’arco un giovane cartaginese offrì uno scarabeo a una ragazza di Segni, come pegno d’amore. Fu così che divenne il Ponte Scarabeo.

A quote più basse, il paesaggio è caratterizzato da castagneti, con il tipico marrone segnino festeggiato alla Sagra del Marrone a fine ottobre. Accanto alle tipiche “fraschette” del centro storico, arte, cultura, tradizione e musica popolare fanno da cornice alla festa che celebra il prezioso tesoro dei Monti Lepini. Imperdibile, il Corteo della Copeta, ripreso dai testi degli antichi Statuti Medievali e realizzato da figuranti in costumi d’epoca accompagnati dagli sbandieratori.

Tra i piatti tipici della cucina locale, si possono degustare i “fregnaquanti”, la pasta all’uovo tagliata molto fine e condita con sugo di carne, oppure l’“appallocco”, un piatto povero di fave cotte, schiacciate e condite con aglio, olio e peperoncino. Imperdibile è anche il tartufo nero del quale è ricca quest’area a nord dei monti Lepini.

monte Lupone - www.prolocoxsegni.it

monte Lupone – www.prolocoxsegni.it

Il Monte Lupone è a quota 1378 metri ed è la vetta più settentrionale dei Lepini. Immerso tra faggi, aceri e querce, è facilmente raggiungibile con una breve escursione dal campo di Segni. La vista dalla cima è spettacolare!

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 60 km
da non perdere Porta Saracena
sito web Comune di Segni

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