Sermoneta è uno splendido balcone sulla Pianura Pontina. Sulla cima di una collina dei monti Lepini, il borgo è meravigliosamente circondato da oliveti, castagneti e faggeti.

Sermoneta Giardino degli Aranci - Foto di e55evu da Adobe Stock

Sermoneta: Giardino degli Aranci

Il suo centro medievale è tra i più integri e suggestivi di tutto il territorio. La struttura urbana perfettamente conservata è raccolta all’interno della cinta muraria. Tra le testimonianze monumentali da non perdere ci sono la Collegiata di Santa Maria, la Chiesa di San Giuseppe o della Immacolata Concezione, la ex-sinagoga e la Chiesa dell’Annunziata.

E ancora, il Convento di San Francesco con il famoso leccio di oltre 500 anni, il Belvedere, vera e propria terrazza panoramica da cui ammirare la Pianura Pontina, e la Loggia dei Mercanti.

Sermoneta Loggia dei Mercanti - Foto di vittoria da Adobe Stock

La Loggia dei Mercanti

La Loggia dei Mercanti è un porticato gotico voluto a metà del Quattrocento da Onorato Caetani come sede comunale, degli affari e delle assemblee popolari. Sotto le arcate si aprivano le stalle.

"Non ci resta che piangere"

“Non ci resta che piangere”

“Ricordati che devi morire”

Dalla Loggia dei Mercanti si affaccia Massimo Troisi nel film “Non ci resta che piangere”, del 1984, e ascolta queste parole di un predicatore.

“Sì, sì … no, mò me lo segno proprio, non ti preoccupare”

Così risponde Troisi, in una delle scene passate alla storia nel cinema italiano.

Sermoneta Cortile di Castello Caetani - Foto di Stefano Pellicciari da Adobe Stock

Sermoneta Castello Caetani

L’emblema del paese è senz’altro il magnifico Castello Caetani, costruito nel XIII secolo in posizione sovrastante il centro abitato e restaurato da Gelasio Caetani sul finire del XIX secolo. È caratterizzato dalla torre del Maschio, con lo studio e la camera da letto degli ultimi Caetani, dalla controtorre detta Maschietto, e da un’ampia Piazza d’Armi con cisterna.

Castello Caetani, interni - retedimorestorichelazio.it

Castello Caetani, interni – retedimorestorichelazio.it

Grazie all’intervento di Gelasio Caetani, oggi si possono conoscere con esattezza la vita che si svolgeva nella fortezza. All’interno, c’è il Salone del Cardinale del 1500 serviva per i ricevimenti, i sedili accanto alle finestre dove sedevano le donne, la cucina con il grande camino dove venivano preparati gli animali di cacciagione, il forno per il pane, la cisterna per l’acqua e le Camere Pinte, le stanze più belle dove dormivano gli ospiti illustri.

Castello Caetani, vista dall'alto - retedimorestorichelazio.it

Castello Caetani, vista dall’alto – retedimorestorichelazio.it

Sono visitabili anche le scuderie, con il soffitto ricoperto da canne di palude per mantenere costante la temperatura e dove, da 60 anni, si svolge il Festival pontino di musica da camera.

In questi locali sono state girate anche alcune memorabili scene del film cult “Non ci resta che piangere” con Massimo Troisi e Roberto Benìgni. Il Castello Caetani è una delle Dimore Storiche nel Lazio, aperto al pubblico su prenotazione, a pagamento.

Oggi la tutela e la valorizzazione del Castello Caetani di Sermoneta, così come del Giardino di Ninfa, del Parco naturale di Pantanello, del complesso monumentale di Tor Tre Ponti a Latina e di tutti i beni della famiglia Caetani in terra pontina, sono a cura della Fondazione Roffredo Caetani istituita nel 1972 da Lelia Caetani, ultima erede della nobile famiglia.

Sermoneta Abbazia di Valvisciolo - Foto di Stefano Tammaro da Adobe Stock

Sermoneta Abbazia di Valvisciolo

Imperdibile la visita alla splendida Abbazia di Valvisciolo, uno dei primi esempi di gotico-cistercense d’Italia. Fondata nell’VIII secolo dai monaci greci, è stata occupata e restaurata dai templari nel XIII secolo. Nel XIV secolo, subentrarono i cistercensi.

Si narra che nel 1314 gli architravi della chiesa si spezzarono, quando fu messo al rogo l’ultimo gran maestro templare, Jacques de Molay. Le crepe nell’architrave sono ancora visibili.

Abbazia di Valvisciolo, chiostro

Abbazia di Valvisciolo, chiostro

“SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS”

Il complesso è costituito dalla Chiesa, dalla Sala Capitolare, dal Refettorio e dal Chiostro, che rappresenta il centro del complesso e la parte più elegante di Valvisciolo. Nel chiostro sono venute alla luce le cinque famose parole del magico palindromo, disposte in cinque cerchi concentrici che formano una sorta di bersaglio.

Abbazia di Valvisciolo, Museo - compagniadeilepini.it

Abbazia di Valvisciolo, Museo – compagniadeilepini.it

Il Museo dell’Abbazia di Valvisciolo è sorto presso i locali dell’ex Dispensarium del Cenobio cistercense e custodisce le opere della Galleria Abate Stanislao White di Albrecht Durer, Rembrant, Canalet-to, Giovan Battista Piranesi e Francisco Goya. Accanto, ci sono le opere del fondo storico dell’Abbazia quali la Deposizione del Pomarancio, la Vergine in preghiera attribuibile alla cerchia del Sassoferrato, la Vergine Immacolata di Raimondo Giarrè.

Palazzo Ada Caetani - retedimorestorichelazio.it

Palazzo Ada Caetani – retedimorestorichelazio.it

Il Palazzo Ada Caetani è Il “palazzo della cultura” di Sermoneta, una delle Dimore Storiche del Lazio nel centro storico. Ada Whilbraham Caetani fu la madre di Roffredo Caetani, principe di Bassiano e ultimo duca di Sermoneta. Il Palazzo fu costruito nel 1500 dalla famiglia De Marchis e venduto nel 1600 ai Caetani, che l’abitarono dal 1800.

Palazzo Ada Caetani, interni - retedimorestorichelazio.it

Palazzo Ada Caetani, interni – retedimorestorichelazio.it

Nel Palazzo Ada Caetani fu ospitata la Scuola Pia per l’istruzione femminile fino alla fine del 1800. Nel 1914 fu istituito l’asilo Ada Caetani, destinato ai figli degli agricoltori e ai bambini affetti da malaria, rimasto attivo fino al 1979. Nel Salone nobile si trovano un soffitto ligneo a cassettoni e decorazioni affrescate alle pareti, tutti del 1600. Il piano nobile è utilizzato per mostre e convegni.

Dal 2004 il Palazzo ospita al piano terra il Museo della Ceramica, un viaggio dalla preistoria al 1900 con circa trecento reperti, e una mostra di reperti archeologici provenienti dalla vicina Necropoli di Caracupa. L’ingresso al Museo è gratuito tutti i finesettimana e ad agosto tutti i giorni.

La Sagra della Polenta a Sermoneta

La Sagra della Polenta a Sermoneta

Tra gli eventi da non perdere a Sermoneta, la suggestiva Rievocazione della Battaglia di Lepanto che si svolge per le vie del paese in costumi d’epoca e la tradizionale Sagra della Polenta, celebrazione del piatto tipico del borgo lepino la domenica più vicina al 17 Gennaio, festa di Sant’Antonio Abate. L’antica ricetta della polenta sermonetana è ancora oggi servita nei tipici paioli di rame adagiati sul fuoco a legna.

Fu infatti Guglielmo Caetani nel XVI secolo a importare a Sermoneta dall’America il seme del mais. La polenta era un’occasione di incontro tra pastori e ancora oggi coinvolge la comunità, portando avanti l’antica tradizione. Dopo la messa nella cattedrale di Santa Maria Assunta, parte la solenne processione con la sacra immagine di Sant’Antonio Abate accompagnata dalla banda musicale Fabrizio Caroso.

Con la benedizione della polenta e dei pani, alle 12.30 inizia la sagra con la distribuzione della polenta con salsiccia. Alle 15 inizia lo spettacolo degli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta.

la discesa del Cavata in canoa

la discesa del Cavata in canoa

Per gli amanti degli sport all’aria aperta è consigliata un’escursione in canoa lungo il fiume Cavata. Seguendo un percorso immersi nella natura si accede alle sorgenti e si raggiungono antichi manufatti di grande interesse storico, culturale e religioso.

Il borgo di Sermoneta è stato insignito della Certificazione di Bandiera Arancione e si trova sulla direttrice Appia Pedemontana della Via Francigena del Sud.

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 83,6 km
da non perdere Castello Caetani
sito web Comune di Sermoneta

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