Questo grazioso paesino medievale del viterbese, a circa 65 chilometri da Roma, si erge su un’alta rupe di roccia vulcanica che si affaccia su una profonda gola scavata nel tufo.
Attraversata la poderosa Porta Romana, del XV secolo, si entra nel borgo a pianta triangolare che, stretto fra due gole, risulta difeso naturalmente su due lati dallo strapiombo sulle vallate e sul terzo dalla possente cinta muraria ricca di torri.
Barbarano Romano include nel suo territorio il Parco Marturanum, un museo all’aria aperta di 1200 ettari, che oltre ad offrire un ricco patrimonio naturalistico conserva una tra le più interessanti necropoli del Centro Italia nella quale si trovano, in un’unica area, i monumenti funerari etruschi più vari: tombe a tumulo, a facciata rupestre, a dado, a nicchia e a camera sotterranea.
Una visita accurata del parco richiede alcune ore e il centro visite rifornisce di cartine con mappe dei sentieri oltre a noleggiare delle mountain-bike per gli amanti del genere.
Ogni anno, nella prima domenica di maggio, nel pianoro di Caiolo, a pochi chilometri da Barbarano, si svolge un’antica festa tradizionale tipicamente agreste durante la quale si può assaggiare l’attozzata, una calda ricottina morbida preparata dai casari nelle vecchie callare e servita in ciotole di terracotta con fette di pane casereccio di grano duro appena sfornato.
Per maggiori informazioni: Comune di Barbarano Romano