Calcata è una meraviglia arroccata su uno sperone tufaceo nel Parco Naturale Regionale Valle del Treja. È uno dei luoghi più suggestivi in Italia naturalmente fortificati sulla Via Francigena. Le tortuose stradine pedonali s’affacciano sugli incredibili panorami delle forre di tufo rossastro. Siamo su una delle tappe del Comprensorio della Via Amerina e Forre, meta di escursionisti e fotografi.

Scorcio di Calcata

Nascoste sotto archi ricoperti d’edera, s’incontrano botteghe di restauro, artigianato del cuoio, ceramica e vetro. E poi studi d’arte e creazioni di monili. Tutt’intorno sale da the, caffetterie e ristorantini dove assaggiare buon vino e piatti tradizionali.

Palazzo Baronale Anguillara

Palazzo Baronale Anguillara

Il borgo s’impreziosisce con il medievale Palazzo Baronale Anguillara, location d’eccezione per mostre, convegni e matrimoni. Il Castello fu di proprietà prima della Chiesa, poi passò più volte di mano tra i Sinibaldi e gli Anguillara.

Chiesa del Santissimo Nome di Gesù - visitcalcata.it

Chiesa del Santissimo Nome di Gesù – visitcalcata.it

La Chiesa del Santissimo Nome di Gesù sorse a Calcata Vecchia nel 1300, poi ristrutturata alla fine del 1700 dalla famiglia Sinibaldi con l’aggiunta delle due statue dei Santi Cornelio e Cipriano, Patroni di Calcata. La navata unica è coperta dal soffitto a capriate e custodisce molti tesori, come il tabernacolo a muro del 1400 e le pitture sulle storie di Cristo dietro all’altare.

Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, interno - visitcalcata.it

Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, interno – visitcalcata.it

Il fonte battesimale e l’acquasantiera del 1500 sono “firmati” dagli Anguillara con lo stemma familiare con le due anguille incrociate. L’altare maggiore fu donato dagli Anguillara nel 1600 per custodire in una nicchia la Sacra Reliquia del SS. Prepuzio di Gesù Cristo.

Dopo il terremoto di Messina nel 1908 alcuni paesi minacciati da frane furono ritenuti poco sicuri. Una legge decreta il trasferimento dell’abitato, l’abbandono e la demolizione delle case dei borghi a rischio. Anche Calcata con un Regio Decreto del 1935 è incluso in quell’elenco. Fortunatamente non tutti si preoccuparono di ottemperare fino in fondo ai dettami di questa legge, salvando così il borgo dall’abbandono totale.

Calcata - Facebook @comunecalcatainforma

Calcata – Facebook @comunecalcatainforma

Dalla seconda metà degli anni 60 però iniziano i primi trasferimenti degli abitanti dal centro storico al nuovo abitato. Una Calcata Nuova inizia a vivere poco distante, ma Calcata Medievale non muore. Inizia una nuova vita per questo stupendo piccolo borgo. Calcata diventa infatti un luogo d’incontro tra persone desiderose di provare un nuovo stile di vita, lontano dal caos delle grandi città, a contatto con la natura, tra luoghi semplici e autentici. Calcata diventa il “buon retiro” per molti artisti, musicisti, pittori e persone del mondo del cinema in cerca della propria fonte di ispirazione.

Il borgo di Calcata

Il borgo di Calcata

Nasce il “Borgo degli Artisti”. A Calcata si trasferiscono personalità come l’architetto Paolo Portoghesi, il coreografo americano Paul Steffen, la pittrice Simona Weller e lo scultore Costantino Morosin. Ha meno di 1000 abitanti ma è culturalmente vivace grazie alla sua storia e alle associazioni che la tengono sempre viva con l’avvicendarsi di eventi speciali, concerti, spettacoli teatrali e mercatini stravaganti.

Il Presepe al Granarone di Marijcke van der Maden

Il Presepe al Granarone di Marijcke van der Maden

Negli anni 80 si trasferisce a Calcata Marijcke van der Maden, l’artista olandese che realizza il Presepe al Granarone. A rendere la sua creazione unica nel suo genere è il fatto che tutti i personaggi attorno alla scena della Natività raffigurano i reali abitanti di Calcata, di ieri e di oggi, intenti nelle loro attività.

È una vera e propria opera artistica, realizzata a mano utilizzando una speciale pasta di legno e ritagli di velluto e seta, appartenuti agli stessi personaggi rappresentati. Simbolicamente, l’artista vuol fare ritornare i vecchi abitanti che hanno abbandonato il borgo negli anni 50. Proprio per questo il Presepe è realizzato al Granarone, l’antico granaio risalente al 1632 dove un tempo ci si incontrava per prendere il grano per sopravvivere.

“Ho conosciuto Calcata negli anni `70 e sono rimasto subito affascinato dalla sua bellezza romantica e suggestiva. È sempre stata per me fonte di ispirazione e di sfogo. È qui che ho composto molte delle mie canzoni e le colonne sonore di Marrakesh express e Tournè di Gabriele Salvatores…”

Così il musicista Roberto Ciotti ricorda e racconta Calcata.

Narce, foto da Facebook @Museo Archeologico Virtuale di Narce

Narce, foto da Facebook @Museo Archeologico Virtuale di Narce

La Riserva Naturale Valle del Treja è segnata dalla presenza dell’uomo sin dal periodo preistorico. La valle racconta la lunga storia del Treja, un affluente del Tevere che ha scavato vaste forre nei tufi vulcanici. A novembre si festeggia invece la Festa dell’Albero al Parco del Treja. Nella Riserva si trova l’acropoli di Narce, il complesso archeologico formato dalle colline di Narce, Monte Li Santi e Pizzo Piede. Il complesso di Narce pare fosse il principale centro di cultura falisca e etrusca del territorio e che fosse collegato alla vicina Veio.

Opera Bosco - Facebook @operabosco

Opera Bosco – Facebook @operabosco

“Opera Bosco, un intervento nel cuore della natura con l’attenzione di non disturbarla, […] sicché tutto è destinato a celebrarsi in attesa del suo naturale decadere. Ed è proprio la sensazione di imminente scomparsa che dà al tutto il denso sapore di poesia […].”

Così lo storico dell’arte Philippe Daverio definisce Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, un museo-laboratorio sperimentale all’aperto di opere d’arte contemporanea realizzate con i materiali grezzi del bosco. Inaugurato nel 1996, fa parte del MUSART, il sistema museale tematico storico-artistico della Regione Lazio.

Museo Opera Bosco - operabosco.eu

Museo Opera Bosco – operabosco.eu

Opera Bosco si estende su oltre due ettari di bosco nella forra all’interno del Parco Valle del Treja a Calcata. È un percorso d’installazioni permanenti di centinaia di artisti e studenti di accademie di belle arti. Coniuga arte ed ecologia poiché le opere vivono in simbiosi con l’ambiente. Opera Bosco è stato premiato con Menzione Speciale nell’ambito del Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa dal 2010 al 2015, ed è stato proposto a candidatura di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2019.

tra i vicoli del borgo di Calcata

tra i vicoli del borgo di Calcata

Calcata è stata citata anche in molti romanzi. Tra le righe di “Ulisse” di James Joyce, nel romanzo “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago, in “Un delitto a regola d’arte” di Donald Bain, in “Passeggiate Romane” di Stendhal e nel libro “Le chiavi di San Pietro” di Peyrefitte.

È stata anche il set di numerosi film e video musicali. Hayoo Miyazaki la visitò nel 1990 e ne prese spunto per l’architettura del Glibli Museum e per il film “Laputa – Castello nel cielo”. Se ne innamorò Fabrizio De André nel 1980 scegliendola come location del video dedicato a Pasolini di “Una storia sbagliata”. Ritroviamo la sua originalità in “Decameron” di Pier Paolo Pasolini, in “Amici Miei” di Mario Monicelli, in “Nostalghia” di Andrej Tarkovskij, in “Mary” di Abel Ferrara, in “La mazzetta” di Sergio Corbucci e in “All the money in the world” di Ridley Scott.

Calcata Ecofestival - Facebook @calcataecofestival

Calcata Ecofestival – Facebook @calcataecofestival

Il 16 settembre si celebrano i Santi Patroni Cornelio e Cipriano e la Festa Celtica. A metà settembre c’è Calcata Ecofestival, tre giornate di eventi, spettacoli nel teatro di Capomandro, musica e laboratori.

Calcata è un borgo Bandiera Arancione, prestigioso marchio di qualità assegnato dal Touring Club Italiano per lo sviluppo turistico-ambientale ed è stata riconosciuta dal Times, insieme a Casperia, come Villaggio Ideale d’Italia.

 

 

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INFO UTILI
dist. da Roma 54 km
da non perdere Chiesa del Santissimo Nome di Gesù
sito web Comune di Calcata

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