Canale Monterano si trova immersa in uno degli angoli più rappresentativi della Tuscia Romana, tra i Monti della Tolfa e i Monti Sabatini. Imperdibile la Riserva Naturale Regionale Monterano, ricca di biodiversità, con boschi, cascate e grotte. Qui scorrono molti corsi d’acqua, tra questi Il Mignone che arriva fino al mare di Tarquinia.

L'antica città di Monterano

L’antica città di Monterano

Situata all’interno della Riserva si trova la città abbandonata dell’Antica Monterano dove spiccano i resti di opere attribuite a Gian Lorenzo Bernini. Tra questi una Chiesa, il Convento di San Bonaventura, la Fontana Ottagonale, il Palazzo Baronale degli Altieri, la scultura in pietra che raffigura un leone, simbolo del borgo, e uno straordinario acquedotto romano dalle imponenti arcate.

L'antica città abbandonata di Canale Monterano

L’antica città abbandonata di Canale Monterano

La città abbandonata di Canale Monterano è visitabile tutti i giorni gratuitamente. Si raggiunge percorrendo un facile sentiero nel bosco all’interno della Riserva, lungo un fiume rosso per la presenza di ossido di ferro. Qui è possibile imbattersi e ammirare la piccola perla della cascata della Diosilla.

Per la sua atmosfera misteriosa e per le strutture diroccate questo straordinario borgo abbandonato è stato spesso utilizzato come set cinematografico per film e serie TV tra i quali il kolossal “Ben Hur” (1959) e le commedie firmate da Mario Monicelli: “Guardie e Ladri” (1951), “Brancaleone alle Crociate” (1970) e “Il Marchese del Grillo” (1981).

A Monterano ci sono le Terme di Stigliano. Le acque del complesso termale sono conosciute già dagli Etruschi ma furono i romani a comprenderne gli effettivi benefici. Le acque curative sono di natura salso-iodico-sulfurea, con una temperatura che varia dai 36° della fonte di Bellezza ai 58° del Bagnarello.

Eremo di Montevirginio - Ph @canalemonterano.online

Eremo di Montevirginio – Ph @canalemonterano.online

L’Eremo di Montevirginio è un convento dei padri Carmelitani scalzi, grandiosa costruzione in stile rinascimentale integrata armonicamente con l’ambiente naturale circostante.  All’interno s’incontra un ampio chiostro con giardino e una grande vasca nel mezzo. Oggi la struttura è un luogo di silenzio e accoglienza per i gruppi in ritiro spirituale.

La cucina tradizionale di Canale Monterano è quella tipica della Maremma Laziale. Sono immancabili le pappardelle ai funghi o al sugo di cacciagione, le carni degli allevamenti bovini nel territorio, di lepre e cinghiale. L’olio è delizioso come anche il pane di Monterano, il vino delle colline e i gustosi formaggi caprini degli allevamenti bradi.

Da non perdere a Canale Monterano la festa patronale del Palio delle Contrade, o Corsa del Bigonzo, che si celebra alla fine di agosto in onore di San Bartolomeo Apostolo e Santa Calepodia. Dieci giorni di festeggiamenti che culminano con un corteo storico in raffinati costumi medievali e una competizione tra le 6 contrade del paese. Durante la gara, squadre di quattro corridori trasportano un bigonzo, un tipico recipiente in legno utilizzato per la vendemmia, lungo il corso principale del paese.

I viaggiatori che desiderano pianificare la visita a Monterano e nei dintorni possono consultare la pagina turistica anticamonterano,it o scaricare sul proprio Smartphone l’Applicazione Antica Monterano. Dall’utilizzo facile e intuitivo, entrambi offrono ai turisti utili informazioni sulla storia del paese e sugli innumerevoli percorsi tra le antiche rovine, le bellezze della riserva naturale e le architetture del paese odierno.

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 59 km
da non perdere Antica Monterano
sito web Comune di Canale Monterano

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