Isola del Liri, nella provincia di Frosinone, dista poco più di 110 km da Roma.
La sua storia è fortemente legata al corso dell’omonimo fiume, fu infatti la sua posizione uno dei motivi che spinse i Romani a conquistarla nel 305 a.C.
E’ però nel Medioevo che nasce il centro storico ai piedi della Cascata Grande: un getto d’acqua di quasi 30 metri in pieno centro che crea uno scenario unico e regala delle incantevoli prospettive sul castello e sul borgo storico a ridosso delle acque.
Nel 1010 il gastaldo di Sora ed Arpino cedette ai figli tale territorio che da allora sarà detto Isola essendo un lembo di terra racchiusa tra due bracci del Liri.
La cittadina, già al centro delle contese tra Aragonesi ed Angioini, fu legata alla famiglia dei Boncompagni e fu teatro di lotte e di brigantaggio.

Isola del Liri
Il brigante più noto fu Mammone che guidò la popolazione verso un violento massacro. Nell’Ottocento, sotto la dominazione francese, vi fu un rifiorire delle numerose cartiere nate nel 1500 e oggi alcune di queste, esempi di archeologia industriale, stanno per essere trasformate in strutture utilizzabili per attività culturali.
La città è dominata dal Castello Boncompagni Viscogliosi con i suoi sotterranei, il cortile e il vasto giardino all’italiana e dal parco di Villa Correa, la centrale idroelettrica monumento nazionale incastonata nella roccia sulla quale si erge il castello.
Un magnifico panorama del paese e dell’intera vallata si può ammirare dal colle San Sebastiano dove si conservano i ruderi di una torre dedicata alla ninfa Marica.