Castel Gandolfo, borgo dei papi e tra i Borghi più belli d’Italia. E’ a un passo da Roma, nelle colline dei Castelli Romani e sul ciglio di un cratere vulcanico pieno d’acqua: il Lago di Albano.
Cultura, religione e natura sono da sempre in perfetto equilibrio: Castel Gandolfo ha ritrovamenti archeologici, ville rinascimentali, e dall’inizio del 1600 è stata la dimora estiva dei pontefici. I dintorni hanno boschi e prati sempre verdi, fin sul lago.
Passeggiare nella cittadina è vivere la storia, tra le tante chiese, i palazzi delle famiglie antiche come Savelli, o più recenti come Poniatowskj, le architetture difensive fatte di porte, anche romane, mura, torri.
E d’obbligo è fermarsi a Piazza della Libertà, spazio che il Bernini abbellì con una delle sue famose fontane, dominata dal Palazzo Apostolico: dal cortile del Palazzo il Papa ha impartito per più di 400 anni la benedizione apostolica al termine dell’Angelus, alle 12 delle domeniche estive, alle centinaia di fedeli e non, assiepati nella piazza.
Ora i Giardini del Palazzo, 400 ettari di curatissimo parco all’italiana affacciato sul lago, sono aperti nei week end della stagione calda. Anche arrivando da Roma con la storica ferrovia vaticana, dopo aver visto la Cappella Sistina: un pacchetto di visita davvero d’eccezione.
Visita da concludere assaggiando la tradizionale gastronomia locale, che ha esaltato il barbo, la trota, il luccio, l’anguilla, il pesce persico e la frittura di latterini, irrinunciabile. Ma anche porchetta, salumi e formaggi tipici della campagna romana, e le pesche, così buone da essere chiamate ‘guance’, sode, succose, dolci. Il tutto innaffiato dal vino DOC Colli Albani, che il terreno vulcanico ricco di sali e il microclima lacustre rendono ottimo.
Gli appassionati di natura ed escursioni possono esplorare il lago, attrezzato con percorsi adatti a tutti, o semplicemente lasciarsi cullare dall’acqua e dallo splendido paesaggio. O dominandolo dall’alto, volandoci sopra col parapendio, da soli o in coppia!
Pochi forse sanno che Giuseppe Gioachino Belli, poeta romano doc, compose il sonetto “Er viaggiatore”, dedicandolo alle bellezze di Castel Gandolfo; che letterati e artisti del Grand Tour, viaggio obbligatorio di formazione per gli intellettuali europei dell’Ottocento, non mancavano mai di soggiornare a Castel Gandolfo, lasciandone traccia in poesie e racconti; che il Palazzo Pontificio, detto anche Palazzo Apostolico, ospitò l’illustre Guglielmo Marconi ed è qui infine che ha avuto sede l’Osservatorio astronomico, trasferito qui dal Collegio Romano a Roma per l’inquinamento luminoso della città – già allora! – e usato fino alla fine dello scorso secolo.
Curiosando nella piazza principale c’è una una chicca d’eccezione da non lasciarsi sfuggire: la Buca delle Lettere più antica del mondo, installata nel 1820.
Castel Gandolfo non è solo città dei papi ma anche città della pace. In ciascuno dei cinque punti d’ingresso della città si trova un’opera artistica raffigurante una colomba di pace. Le opere artistiche sono state realizzate dalle artigiane delle botteghe locali per accogliere i cittadini e i turisti di tutto il mondo con un segno universale di pace, da sempre parte integrante dell’identità di questo affascinante luogo.