Palombara Sabina è immerso nel verde che incornicia le case acchiocciolate attorno al castello Savelli, tra gli ulivi e i ciliegi ai piedi del monte Gennaro. Siamo nel Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.
Le sue origini sono antichissime. Forse fu l’antica città di Cameria o Regillum, ma sicuramente deve il suo nome ai colombai per l’allevamento degli uccelli. Il centro storico è arroccato attorno al Castello Savelli Torlonia. Il Muro del Soccorso è un caratteristico camminamento doppio e coperto, che parte dalla Rocca e mostra sugli 83 m di lunghezza ben 37 feritoie.

Castello Savelli Torlonia – www.retedimorestorichelazio.it
Il Castello Savelli Torlonia è sul punto più alto del cocuzzolo dove si sviluppa il centro abitato. I suoi oltre 100 ambienti su un’area di circa 10.000 mq mantengono l’aspetto medievale. Alla fine del Quattrocento i Savelli trasformano il castello in residenza baronale rinascimentale. Nel perimetro sorgono il Palazzo di Troilo, il Palatium degli Ottaviani del X -XI secolo e il Palazzo di Giacomo, oltre a tre corti, una cappella e quattro torri.

Castello Savelli Torlonia, interni – www.retedimorestorichelazio.it
Le sale del Castello Savelli sono decorate da affreschi del 1500 della scuola di Raffaello, voluti da Troilo Savelli. Spiccano i ritratti di eroi romani, tra cui Attilio Regolo e la decorazione del soffitto dello studio con grotteschi putti che si trasformano in foglie di acanto. In un piccolo studiolo separato vi sono delle allegorie delle arti liberali: astronomia, musica, retorica, aritmetica, geometria e dialettica.

Castello Savelli Torlonia – www.retedimorestorichelazio.it
Alla fine del 1800 il Castello diviene proprietà comunale e agli inizi del 1900 è adibito a carcere. Il Castello è oggi una delle Dimore Storiche del Lazio, con una foresteria, la cucina, una sala conferenze e ambienti per eventi. Il giardino pensile è utilizzato per ricevimenti di matrimoni.

Abbazia di San Giovanni in Argentella – www.comune.palombarasabina.rm.it
A circa 3 km dal centro abitato, si trova l’Abbazia di San Giovanni in Argentella. Immersa nel verde, deve il suo nome alla presenza in fondo alla valle di una sorgente che tuttora scorre nei sotterranei della cripta. A lungo è stata ritenuta un’acqua terapeutica e miracolosa e tradizionalmente i cittadini vi si immergevano il 24 giugno, alla festa di San Giovanni Battista.

Stazzano Vecchia, il borgo fantasma a Palombara Sabina
Stazzano Vecchio, a metà strada fra Palombara Sabina e Moricone, è un borgo fantasma nella Sabina Romana datato 1600. La struttura era quella di un borgo-castello con un’unica porta d’accesso tra il torrione più esterno e la Chiesa di Santa Maria.

Stazzano Vecchia – www.www.beniculturalionline.it
Ma perché Stazzano Vecchio è diventata una “città morta”? Tutto accadde 120 anni fa, in seguito al terremoto del 1901. Il borgo fu abbandonato e i ruderi delle case servirono per costruire Stazzano Nuovo a 3 km di distanza. Una storia triste ma con un lieto fine. Raggiungete le rovine di Stazzano Vecchio e al di là delle torri e delle mura, scorgerete dall’alto dello sperone calcareo un panorama spettacolare! Qui, tra il monte Gennaro e il monte Soratte, si spalanca una finestra naturale su ondulazioni dolci dove il vento spettina le fronde di ciliegi e ulivi.

rovine del Castrum di Castiglione
E a proposito di ruderi, raggiungete il Castrum medievale di Castiglione, o Castrum Castillonis. Fu abitato tra il 1200 e il 1400 e, ancora oggi, conserva la cinta muraria merlata e una cisterna nel cuore del Parco Naturale dei Monti Lucretili.

Le Terme Sabine di Cretone
Le Terme Sabine di Cretone sono aperte da giugno a fine settembre. Si tratta di uno stabilimento con 3 grandi piscine, di cui una per bambini, alimentate direttamente da sorgenti termominerali sulfuree.

birra alla cerasa palombarese
Provengono dall’Asia e si diffusero lungo la valle del Tevere al tempo del proconsole Lucullo ma a Palombara Sabina la Ciliegia Ravenna della Sabina ha invaso la zona solo cento anni or sono. La dolcissima polpa rosa ha stimolato la fantasia di artigiani enogastronomici persino nella creazione della birra.

Sagra delle Cerase a Palombara Sabina – facebook @sagradellecerase
Da quasi 100 anni le reginette di giugno si mettono in mostra alla Sagra delle Cerase di Palombara Sabina, la sagra delle ciliegie più antica d’Europa. Come per un carnevale estivo, sfilano carri allegorici allestiti da cerase e fiori tra spettacoli musicali e comici, il tutto “condito” da degustazioni dei frutti prelibati e di prodotti tipici.
La Sagra del Ciammellocco e dei Longarini nella frazione di Cretone si tiene all’inizio di settembre, durante il grande evento “Un Borgo DiVino”. Il percorso di degustazione e le mostre di prodotti tipici, sono accompagnate dalle lezioni di preparazione del “ciammellocco” e dei “longarini”, con tanto di premio per il miglior ciammellocco.

Il Ciammellocco di Cretone
Il “ciammellocco” di Cretone e una ciambella, preparata sin dai primi anni del 1900 con uova, farina, anice, limone e olio EVO della Sabina. Prima di essere infornato, il “ciammellocco” è cotto per alcuni minuti nell’acqua. Friabile e dal sapore poco dolce, bagnatelo nel vino bianco e il sentore di anice esploderà in bocca.

I Longarini di Cretone – www.arsial.it
I “longarini” di Cretone sono una pasta fresca di acqua e farina tipo 0. Si presentano come spaghettoni molto spessi, di circa 5 mm, lunghi, morbidi e compatti.