Affascinante borgo della Tuscia, Sutri ha origini antichissime risalenti all’età del bronzo, ma fu fiorente soprattutto a partire dal periodo della dominazione etrusca.

Anfiteatro romano
Nei primi secoli del Medioevo Sutri subì le sorti di molti altri feudi vicini, passando di mano in mano tra varie famiglie potenti fin quando Carlo Magno non decise di assegnarlo a sua sorella, ormai diseredata.
Secondo la leggenda ella partorì qui, in una grotta, il famoso Orlando, nominato paladino di Francia da Carlo Magno.
A Sutri tante e affascinanti sono le testimonianze del passato: un anfiteatro romano completamente scavato nel tufo; una necropoli etrusca formata da decine di tombe ricavate anch’esse nel tufo; mura etrusche incorporate da quelle medioevali; un mitreo poi tramutato in Chiesa (intitolata alla Madonna del Parto) e il Duomo di origine romanica.

La chiesa della Madonna del Parto
La Chiesa della Madonna del Parto è un edificio risalente al Medioevo ma ricopre, probabilmente, un mitreo di età romana, completamente scavato nel tufo e dedicato al dio Mitra, solo successivamente adibito a chiesa; tra i siti archeologici di pregio ricordiamo il Parco dell’Antichissima Città di Sutri, una vasta necropoli etrusca, rinvenuta sul colle di fronte al centro abitato, con tombe che vanno dal VI al IV secolo a.C.

Piazza del Comune
Il campanile della Chiesa di San Silvestro ha una campana donata alla città della Contessa Matilde di Canossa, potentissima feudataria e alleata del Papato agli inizi del secolo XII.
Il prodotto tipico locale per eccellenza è il fagiolo che secondo la leggenda popolare, riuscì ad alleviare i dolori di un attacco di gotta a Carlo Magno.
A Sutri, durante la sagra ad esso dedicata, viene servito in caratteristiche ciotole di terracotta.
Da provare anche i fagioli della regina, i ditalini alla militare e i tozzetti alla nocciola.

Villa Savorelli