Viticuso è il comune più orientale del Lazio. È un pittoresco borgo fondato in Ciociaria nel primo Medioevo nei pressi di un lago, oggi scomparso. Chiuso tra le cime dei monti a 825 mt d’altezza, offre aria pura e paesaggi di montagna.

VITICUSO – foto Igor Todisco @ www.viticuso.info
Viticuso era a confine fra terre e collegamenti di straordinaria importanza: la Valle Latina e la Valle del Volturno, sulla quale si affaccia, e poi Atina e Aquilonia, zone di influenza dei Sanniti. Deve a ciò la sua tradizione pastorale, legata ai percorsi della transumanza poi utilizzati come vie di collegamento.

Igor Todisco @ www.comune.viticuso.fr.it
Posta poco più a mezzogiorno del percorso che collegava la Valle del Volturno con la ricca città romana di Atina, Viticuso era su un tracciato importante che collegava gli insediamenti campani e molisani con la Valle Latina e l’abbazia cassinese di Montecassino e gli strategici approdi sulla costa tirrenica e lungo il fiume Garigliano. Alla metà del X secolo, Viticuso comincia ad assumere la connotazione di un castrum. Di un nucleo fortificato si fa menzione nel 1018, un avamposto della contea. Quando Viticuso perse il suo ruolo di castello di frontiera, la tradizione pastorale inizia a segnare il ritmo del tempo.

centrale eolica – foto Igor Todisco @ www.viticuso.info
La prima centrale eolica del Lazio è stata attivata a Viticuso. Ha due torri di circa 65 metri che trasformano la forza del vento in energia elettrica.
Le escursioni tra Monte Maio e Monte Cavallo vi faranno scoprire che il paese è al confine con il Molise, immerso nel verde di un territorio prevalentemente carsico. Da visitare il Santuario di S. Antonino e la Chiesa di S. Maria Assunta. Curiosa la lapide sulla porta d’ingresso di un edificio adiacente alla chiesa di S. Antonio. Qui è scolpito il simbolo benedettino dei tre colli sormontati da una croce con la data del 1003.

abbuoto – foto www.viticuso.info
Molto suggestive le feste rionali con le esposizioni di antichi attrezzi agricoli e domestici, foto del borgo, pizzi e merletti della tradizione. La sagra dell’abbuoto è nel mese di agosto. L’abbuoto è un tipico piatto locale. È un insaccato cotto di carne ovina con spezie e un ripieno di uovo e peperone. Si degusta in fette. Si tratta di un alimento unico nel suo genere perché, a differenza di prodotti dal nome simile, non contiene frattaglie o interiora. In antichità, pastori, guerrieri o briganti producevano l’abbuóto viticusano per conservare la carne e consumare anche in montagna.