È Primavera, il verde brillante e i colori vividi vi aspettano nei giardini incantati nel Lazio. Vi portiamo in 6 aree verdi meravigliose, alcune meno note, altre in nobili dimore, ma tutte ricche di storia e storie celate tra cespugli, alberi, fiori, frutti e piccoli corsi d’acqua.

Giardini della Certosa di Trisulti
Tra i verdi boschi che circondano il monte Rotonaria, sui monti Ernici, la Certosa di Trisulti a Collepardo custodisce un giardino all’italiana, con siepi e aiuole impreziosite dai fiori. Il complesso monastico ospita anche una farmacia che rappresenta la secolare tradizione nella preparazione di medicinali, unguenti e liquori.
Collepardo è “il Paese delle Erbe” perché ricco di piante officinali spontanee. L’Ecomuseo Orto del Centauro Chirone racconta la storia del centauro Chirone, maestro di Esculapio e dio della medicina, che si curò una grave ferita con le erbe raccolte in questa terra.

il Giardino degli Aranci a Sermoneta
Per godere di una splendida vista sull’Agro Pontino basta andare a Sermoneta e visitare il Giardino degli Aranci, il polmone verde nel centro storico. Originariamente era il “pomerio” del borgo, un’area inedificabile usata dall’esercito per la difesa di una delle porte. Nel Settecento venne trasformato in un giardino dove si piantarono aranci e altri agrumi.
L’atmosfera “profuma” di romanticismo, l’ideale per celebrare magici matrimoni con vista sul Castello Caetani e il campanile romanico della Chiesa di Santa Maria.

Giardini della Landriana – Facebook @GiardinidellaLandriana
Raggiungiamo Ardea in località Tor San Lorenzo dove troviamo i Giardini della Landriana. Questo parco incantato e moderno nacque quasi per caso dalla passione della marchesa Lavinia Taverna e fu ridisegnato da Russell Page, il noto architetto paesaggista inglese.

Giardini della Landriana – www.landriana.com
È diviso in “stanze” con diverse caratteristiche botaniche. Nascono così la Valle delle Rose Antiche lungo il lago, il Giardino degli Aranci e quello degli Ulivi, il Viale Bianco, il Prato Blu e la Vasca Spagnola, tutte da scoprire nelle visite guidate o partecipando alle aperture straordinarie in Primavera e Autunno.

Vacunae Rosae a Roccantica – www.latacita.it
Nel cuore della Sabina, Vacunae Rosae della tenuta La Tacita è progettato come un percorso per l’elevazione dello spirito, situato poco fuori dal borgo di Roccantica.

Vacunae Rosae a Roccantica – www.latacita.it.
È un giardino unico, uno dei più ricchi al mondo di varietà con oltre 5000 rose diverse. Passeggiate tra le rose della Cina e dell’Himalaya, le furie rosacee dell’Ottocento, le splendide ibridazioni del Novecento e tutte le magie dei creatori di rose contemporanei. Il giardino è pinticchiato da nove fontane, poste su livelli diversi e collegate tra loro da canali d’acqua. Ciascuna fontana ha un peculiare getto d’acqua e un’illuminazione a fibre ottiche che rende la notte nel giardino quasi surreale.
Vacunae Rosae è un vero e proprio “giardino dei 5 sensi”, meravigliosamente adagiato su un’area naturale a forma di “ala di angelo”. Immerso nel profumo delle rose dai mille colori dipinti sui petali vellutati, con la colonna sonora del cinguettìo degli uccelli e dell’acqua, è una location esclusiva per eventi privati.

Orto Botanico “Angelo Rambelli” a Viterbo – Foto @RadioTusciaEvent
L’Orto Botanico Angelo Rambelli a Viterbo custodisce piante rare ed esotiche, un roseto con oltre duecento esemplari di rosa appartenenti a differenti sezioni e un palmeto. Inoltre, dispone di uno spazio dedicato alle “Piante utili”, che prende spunto dall’importanza della lavorazione del tessile nell’economia del viterbese fino alla fine del XIX secolo. Fanno parte della raccolta anche la coltivazione di piante utilizzate in profumeria come la spugna vegetale e la magnolia. Alternanza di ambienti ed ecosistemi così diversi rendono questo sito un unicum nella Tuscia Viterbese.

Giardini del Castello Ruspoli – Vignanello – Foto @castelloruspoli.com
Dulcis in fundo, a Vignanello troneggia nell’antico borgo il Castello Ruspoli, adorno di uno dei più importanti giardini all’italiana ancora esistenti. Il giardino fu costruito nel 1610 per volere di Ottavia Orsini figlia di Giulia Farnese e dell’artefice del suggestivo Parco dei Mostri di Bomarzo, il principe Pier Francesco Orsini.