Voglia di pausa dall’afa cittadina? Sì!! La Valle del Turano è quello che fa per noi…
La prima tappa del nostro fine settimana è un luogo capace di accontentare in un colpo solo gli amanti del mistero tipico dei luoghi abbandonati, gli appassionati di borghi italiani e chi non resiste alla tentazione di una sana escursione nel verde. Si tratta di Antuni, un piccolo paese che dall’alto dell’omonimo monte osserva placido Lago del Turano ed i monti che lo circondano.
Un’escursione che ci impegna con una ripida salita non appena passato lo stretto istmo che lega monte Antuni alla terra; arrivati in cima, lo spettacolo ci ripaga della fatica, ci troviamo di fronte i ruderi, l’edera che li avvolge e le ricostruzioni. Passiamo sotto il ponte cinquecentesco, ed ecco l’arco d’ingresso dove scopriamo l’origine di Antuni e le sue vicende storiche, fino al tragico e non previsto bombardamento che lo distrusse.
Incuriositi andiamo alla ricerca del labirinto uno di quelli in cui è impossibile perdersi, perché il percorso si avviluppa intorno a sé stesso, non ha messo alla prova il nostro senso di orientamento, ma la pazienza e la perseveranza per ritrovare noi stessi e il nostro centro, in un cammino simbolico di meditazione e rinascita.

Antuni
Non ci rimane che visitare Palazzo del Drago e i giardini che guardano il lago verso l’Abruzzo, qui ci accorgiamo che il Borgo di Antuni sorge su una penisola e da impressione che il lago si divida in due bacini.
Non ancora stanchi, tornando indietro, scendiamo all’Eremo di San Salvatore, quasi a livello del Lago, adesso la storia si intreccia con la natura: piante aromatiche, speroni rocciosi che sembrano scogli marini ci guidano alla grotta dell’eremita.
Dopo tanta fatica, prima di un merito riposo, la cena in un delizioso posticino sulle rive del lago, il menu accontenta davvero tutti i palati, spaziando dal pesce di lago alla carne locale fino alle proposte vegetariane. Noi abbiamo cominciato con un antipasto di lago, davvero molto buono, ottimi anche i tagliolini al profumo di lago ed anche se sazi non abbiamo, fortunatamente, resistito ad una frittura di lago, composta da lavarelli, persico, coregone e cosce di rana, davvero superlativa. Ad accompagnare il tutto c’era il vino della casa, frizzantino ed invitante, e dell’ottimo pane.

Cascate delle Vallocchie
Al mattino ci siamo alzati ammirando dalla nostra finestra le prime luci del sole che rendono dorate le acque del lago, una ricca colazione e pronti per la prima tappa della giornata alle Cascate delle Vallocchie. Lasciamo l’auto lungo una stradina assolata e percorriamo un sentiero tranquillo al fresco, protetto da una rigogliosa vegetazione, con tratti panoramici che regalano spettacolari scorci sul borgo di Castel di Tora in lontananza. Scopriamo prima un piccolo laghetto e poco più in alto, in una cornice meravigliosa scopriamo un salto d’acqua di circa 30 metri che dà forma a piccole vasche di acqua limpida, un gioco del torrente che si diverte a lanciarsi dalle rocce per tuffarsi nei piccoli specchi d’acqua.
Per il pranzo torniamo con l’auto al lago, parcheggiamo e ci incamminiamo verso il ristorantino che abbiamo scelto per mangiare. E’ un po’ presto, così ne approfittiamo per proseguire lungo la stradina oltre il ristorante e arriviamo su una lingua di terra dove, tra sassi e ciottoli, troviamo un accogliente posticino dove sederci, una leggera brezza ci accarezza e, in totale relax, ci godiamo lo spettacolo. Sebbene sia artificiale, il lago è perfettamente incastrato tra le montagne che lo circondano. C’è la possibilità di balneazione, con alcune aree attrezzate, tante sono le persone che si stanno godendo un rigenerante bagno nelle acque turchesi, tra canoisti e barche a vela.

Castel di Tora
Il nostro pranzo ci lascia davvero appagati: dagli antipasti ai secondi. Iniziamo con un tagliere di benvenuto misto con salumi e formaggi. Proseguiamo con fettuccine ai funghi porcini e tartufo, tra le specialità del posto, buonissime e ben cucinate. Chiudiamo con una gustosa grigliata di carni locali, il tutto accompagnato dal buon vino.
Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita di Castel di Tora. Parcheggiamo l’auto nei pressi di Via Umberto I e, seguendo la strada, cominciamo ad esplorare e arrampicarci, nel vero senso della parola, su per il paese. Il borgo sorge arroccato su di un monte che domina il lago, scavato nella roccia come in un presepe. Poche persone in giro, camminiamo nel silenzio e nella pace. Diversi sono gli affacci da cui possiamo ammirare un panorama sulle montagne circostanti e sul Lago del Turano, con i colori intensi di una cartolina. Camminando, camminando arriviamo nella Piazzetta. Anche qui l’affaccio è super panoramico. Castel di Tora incanta, con i suoi vicoletti dalle insegne in legno, scorci fioriti e casine da fiaba.
Dal lungo ponte, degno di esser fotografato al pari dei famosi ponti di Madison County di Clint Eastwood, salutiamo questi splendidi luoghi che ci hanno regalato un rilassante e refrigerante fine settimana…
Per informazioni:
Comune di Castel di Tora Tel. +39 0765 716313
Associazio CamminandoCon +39 347 3360719.
Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia +39 0765 790002