Facciamo un tuffo nel passato del cinema e, con i film del Neorealismo italiano, andiamo alla scoperta di un percorso naturalistico e urbanistico dove le pellicole sono state ambientate e girate, tra i vicoli dei borghi dove il tempo sembra essersi fermato.

Rocca dei Colonna – Castel San Pietro Romano
Castel San Pietro Romano, piccolissimo borgo dei Monti Prenestini che porta il nome dell’Apostolo e primo Papa che sarebbe venuto a predicare il Vangelo in questi luoghi, è inserito tra i Borghi più belli d’Italia ed è stato scelto negli anni cinquanta come ambientazione di molti set cinematografici per la sua atmosfera rurale, disincantata e rappresentativa dell’Italia del dopoguerra.
“Pane amore e fantasia” commedia del ’53, che vede una straordinaria caratterista comica Tina Pica, nel ruolo di Caramella, affiancare i protagonisti Vittorio De Sica nei panni del maresciallo Carotenuto e Gina Lollobrigida nel ruolo di Pizzicarella, la Bersagliera. Prima pellicola della furtunata serie, interpretata da Vittorio De Sica, prima maresciallo e poi cavaliere, eterno donnaiolo, seguita da “Pane, amore e gelosia”, come la prima del regista Luigi Comencini, “Pane, amore e…” di Dino Risi con Sophia Loren nel ruolo della Smargiassa e “Pane, amore e Andalusia. ..” del regista spagnolo Javier Setó.
Molti altri registi hanno deciso di girare a Castel San Pietro i loro film: Sergio Corbucci “I due Marescialli”, con Vittorio De Sica e Totò, Pietro Germi “il Federale” con Ugo Tognazzi, “Menage all’italiana” di Franco Indovina con Ugo Tognazzi.

Pane amore e fantasia: Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica
I luoghi che vediamo in “Pane, amore e fantasia” li possiamo ripercorrere seguendo l’itinerario cinematografico segnalato dai pannelli descrittivi nel cuore del Borgo: il balcone fiorito, al centro della Piazza San Pietro, dove una realistica riproduzione immortala il Maresciallo De Sica; la strada a lui intitolata, quella che nel film percorre in alta uniforme per andare alla festa del paese; la parrocchiale di San Pietro e il palazzo Mocci.
E proprio Palazzo Mocci ospita Il MUD – Il Museo Diffuso – dove oltre al Centro Visitatori viene raccontata l’evoluzione del Territorio di Castel San Pietro Romano, attraverso le tappe dell’itinerario che prevede la visita alla Rocca dei Colonna, fortezza medievale della città, alla Chiesa di San Pietro, ricca di capolavori dell’arte seicentesca e soprattutto la meravigliosa passeggiata lungo le mura poligonali dell’Antica Praeneste.
Volete un motivo in più per scoprire Castel San Pietro Romano?
Questo grazioso Borgo sorge in una zona riconosciuta monumento naturale: la Valle delle Cannucceta. Qui saremo accolti con i piatti della tradizione locale e il Giglietto di Palestrina, il dolce del territorio, presidio slow food.