Soriano nel Cimino è un piccolo borgo nella Tuscia Viterbese disteso tra la cima tondeggiante e i fianchi di un’altura. È caratterizzato da due diverse forme di insediamento urbanistico: medievale attorno al Castello Orsini e rinascimentale.
La città sembra sia stata abitata già nel Paleolitico. Al tempo degli Etruschi era un fiorente centro molto popolato. Anche il nome deriva direttamente dall’etrusco “surus”, bosco, e “ianus”, luogo, e quindi “luogo boscoso”. Nell’area più antica vi sono piccole abitazioni e vicoli suggestivi affacciati su ampie distese di castagni.
La Chiesa della Misericordia è senza dubbio la più antica a Soriano nel Cimino, una delle prime a essere costruita nel Medioevo. Al suo interno, si ammira un interessante crocifisso ligneo del 1700.
Il Castello Orsini è l’edificio più rappresentativo del paese. Fu voluto da Papa Nicolò III Orsini tra il XII e il XIII secolo e nel Novecento fu adibito a carcere fino agli anni 90. Con un’architettura severa e maestosa, domina il borgo medioevale e centro storico di Soriano nel Cimino. Il suo primo nucleo è stato costruito all’inizio del duecento. Ma ciò che maggiormente caratterizza la struttura è stato il suo adattamento a struttura carceraria. Fu il primo carcere della Santa Sede, solo nel 1871, divenne carcere dello Stato Italiano. Ciò ha permesso la perfetta conservazione esterna della struttura a causa dei continui lavori di manutenzione sostenuti dal Ministero di Grazia e Giustizia.

Torre di Chia o Castello di Colle Casale – Instagram @sapu_zar
La Torre di Chia è uno dei luoghi più amati da Pier Paolo Pasolini, ultima sua dimora. Visitarla significa passeggiare sulle tracce di uno dei più importanti registi e scrittori del Novecento Italiano in un luogo ricco di testimonianze storiche, immerso in una natura rigogliosa, tra forre e boscaglie.
La faggeta del Monte Cimino (1053 m.s.l.m.) è Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2017. Con i suoi 57 ettari di estensione è la più grande del centro Italia. A piedi, a cavallo o in mountain bike, varchiamo l’incantata Faggeta Vetusta a Soriano nel Cimino, tra giganteschi alberi di 50 metri dal tronco largo oltre un metro, con più di due secoli di storia da raccontare, o meglio sussurrare nel silenzio del bosco. La castagna qui è protagonista in Autunno ed è utilizzata per dolci, condimento di selvaggina, marmellate e tanti piatti tipici.
Imperdibili gli gnocchi al ferro che prendono il nome da un grande ferro da calza utilizzato per la preparazione dell’impasto. Ottime anche le nocciole.