In provincia di Frosinone, a 116 km da Roma, l’abitato di Pastena sorge sul fianco di un colle, a 318 m s.l.m., nel territorio dei Monti Ausoni.
Il borgo ha origini remote ed è caratterizzato da una cinta muraria lunga circa 650 m, ben conservata, con torri rotonde e quadrate (ne sono rimaste 15 delle 25 originarie), a conferma delle antiche origini del castellum Pastina.
Le porte di accesso sono due, denominate Porta Roma e Porta Napoli, e nella parte più alta del paese si trova la piazza principale, Piazza del Maggio, con la bellissima Collegiata di S. Maria Maggiore, risalente al secolo XI.
Al suo interno è possibile ammirare un affresco raffigurante S. Sebastiano e l’insigne reliquia della SS. Croce.
Nella medesima piazza sorge la casa paterna di Nino Manfredi, totalmente ristrutturata, che ospita mostre fotografiche, nonché una scuola di teatro.
Presso la Casa Comunale è possibile visitare il Museo della civiltà contadina e dell’ulivo, nel quale si percorrono a ritroso gli ultimi due secoli di storia e di vita della popolazione locale, dedita principalmente all’agricoltura e all’allevamento del bestiame.
A testimoniare che Pastena è stata da sempre un villaggio di agricoltori concorre anche il suo nome, derivante dal verbo latino pastinare, che significa coltivare.
Pastena è nota soprattutto per le splendide Grotte, scoperte nel 1926 e annoverate tra i maggiori complessi speleologici italiani.
Il percorso turistico si articola tra un ramo attivo inferiore, dove scorre un fiume sotterraneo, ed un ramo fossile superiore, ricco di concrezioni calcaree, e mostra ambienti unici per maestosità e mistero.
Per maggiori informazioni: Comune di Pastena