Piglio è un borgo ciociaro aggrappato allo sperone roccioso del monte Scalambra, affacciato sulla valle del Sacco. Siamo sulla via Francgena del Sud.
Il borgo si articola in una serie di stradine che conducono alle rovine del Castello Colonna. Le case “a spina di pesce” sono costruite in forte pendìo sui bordi della collina e fungevano da difesa, in assenza della cinta muraria. II Castello Colonna di Piglio sorse intorno all’anno 1000 ed è costituito da due parti, costruite in epoche diverse e con un dislivello di circa 25 metri.
Nel centro storico si trovano il Palazzo baronale del secolo XI, la Collegiata di Santa Maria Assunta e la Chiesa della Madonna delle Rose, molto venerata perché ritenuta artefice della miracolosa liberazione dalla peste del 1656.
Il massiccio dello Scalambra è costellato di grotte e fu un luogo di passaggio di numerosi asceti e seguaci di San Francesco d’Assisi. Frate Andrea Conti si stabilì nel luogo dove oggi sorge il complesso del Convento di San Lorenzo e della Chiesa dove è custodita l’urna con i resti di frate Andrea.
Non tutti sanno che a Piglio c’è una Big Bench. Organizzate una gita in bicicletta e provate questa esperienza! Imboccate la pista ciclabile che da Paliano conduce a Fiuggi passando per Serrone, Piglio e Acuto, dove un tempo passava la ferrovia. Il panorama è esclusivo e l’Itinerario è ideale per tutta la famiglia a piedi o in bicicletta. Raggiungete la Panchina Gigante a 2 km dalla ex stazione ferroviaria di Piglio in direzione Acuto – Fiuggi. Seduti sull’enorme panchina, si domina la valle sottostante e il monte Scalambra con i suoi punti di decollo per il parapendio.
Piglio ha un paesaggio collinare e montuoso, con un’altimetria che varia tra i 290 e i 1.420 metri s.l.m. Qui si coltiva l’ulivo e la vite. È nota infatti per la produzione del vino rosso Cesanese del Piglio D.O.C.G., già DOC dal 1973 e divenuto nel 2008 il primo vino DOCG del Lazio. La sua Sagra dell’Uva si festeggia nella prima domenica di ottobre.
Inutile dirvi che si abbina perfettamente ai più classici piatti della cucina ciociara. Ma la coppia vincente nelle serate autunnali è “castagne e vino” sugli Altipiani di Arcinazzo. Qui c’è un insolito panorama alpino che tinge di rosso e marrone quello spicchio di Lazio tra Trevi nel Lazio, Arcinazzo Romano e Piglio.