Speleologi per un giorno? Sì e in tutta sicurezza… le grotte del Lazio sono sicuramente dei luoghi unici, monumenti naturali di rara bellezza che vi lasceranno senza parole.
Iniziamo il nostro viaggio sotterraneo dalla Ciociaria con le Grotte di Pastena, inserite nell’incantevole Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. Ci troviamo in un luogo totalmente percorribile e visitabile, dopo che nel 1926 il barone Carlo Franchetti e altri esploratori visitarono la zona restituendo alla “luce” i numerosi reperti archeologici di grotte abitate fin dalla preistoria.

Collepardo
Le grotte di Pastena si trovano a pochi chilometri dal borgo da cui prendono il nome, il cui centro storico è conservato all’interno di una cinta muraria di 650 metri delimitata da ben 15 torri tonde e quadrate. Nel centro storico si trova anche la casa paterna dell’amato Nino Manfredi.
Sempre in Ciociaria si trovano le Grotte di Collepardo e il Pozzo d’Antullo; le prime si trovano a poca distanza dal centro storico e vi colpiranno per le maestose volte ricche di stalattiti multiformi. Queste grotte sono anche conosciute con il nome di “Grotte dei Bambocci” per le figure umane e animali che troverete al loro interno. Dove si trovano? Beh, non possiamo raccontarvi tutto… stuzzichiamo la vostra fantasia portandovi a visitare questi luoghi unici.
Il Pozzo d’Antullo è a un chilometro dal centro storico di Collepardo ed è una voragine di origine carsica che si creò a seguito dello sprofondamento della volta di una grotta. Rimarrete estasiati nell’ammirare questa meraviglia! Sulle pareti potrete osservare tantissime stalattiti, alcune di forma curva. Al di sotto della voragine troverete un tappeto verde con una lussureggiante vegetazione e alberi alti 20 metri.

Pastena
Rimaniamo in Ciociaria per raggiungere le Grotte di Falvaterra. Ci troviamo nel cuore dei Monti Ausoni, un’area paesaggistica unica. Il complesso naturalistico si estende per ben due chilometri e, da qualche anno a questa parte, è accessibile anche ai portatori di handicap. Vi aspettano itinerari più o meno avventurosi, speleoturistici o più tranquilli! A voi la scelta…
Si passa da zone ricche di acqua con cascate mozzafiato ad altre più “tradizionali” con forre e laghi di stalattiti. Le grotte sono divenute Monumento Naturale della Regione Lazio dal 2007 e in alcuni periodi dell’anno si può arrivare fino alle Grotte di Pastena seguendo un percorso di circa 2,5 chilometri! Assolutamente da provare…
Dalla Ciociaria ci spostiamo in provincia di Roma, a Bellegra per visitare le Grotte dell’Arco. Si trovano a circa 3 chilometri dal centro storico del paese. Una visita suggestiva ed emozionante lungo un percorso caratterizzato da stalattiti, stalagmiti, inghiottitoi, camere e fauna di grotta. Oltre un chilometro di lunghezza e un dislivello di ben 14 metri. Una delle particolarità di queste grotte è immediatamente visibile all’ingresso, guardando in alto sulle pareti: le pitture rupestri preistoriche sotto forma di figure antropomorfe collocabili intorno all’epoca neolitica.
Ora è il momento di spostarci in provincia di Viterbo. A Orte è possibile ammirare un fantastico mondo sotterraneo, poco noto, da cui, nel corso di quasi 2500 anni di vita ininterrotta, sono state ricavate la rete di rifornimento idrico (cunicoli, cisterne, pozzi) e di evacuazione delle acque reflue, i magazzini, i depositi, le cantine, le stalle, le colombaie, alcuni vani di abitazione, i laboratori artigianali (per la lavorazione di lana e canapa), i lavatoi, le fontane, i triclini estivi, i vivai e i luoghi di delizie di giardini privati.
Sempre alla ricerca di meraviglie sotterranee non possiamo non citare Rieti. Sotto l’attuale via Roma, sono visitabili i resti di un antico acquedotto costruito dai romani nel III secolo a.C. la cui realizzazione garantiva l’accesso in città dalla strada Salaria, l’antica via del sale, senza alcun impedimento.
Sopra o sotto terra, il Lazio resta un’eterna scoperta!