Passeggiando tra i vicoli del centro storico di Sora è facile ritrovarci davanti al palazzo in cui è nato il famoso attore e regista Vittorio De Sica il 7 luglio 1901.

Attraverso alcuni di questi vicoli, gustando magari la rinomata “ciambella Sorana” possiamo salire fino al punto panoramico dove sorge la chiesetta del Santuario della Madonna delle Grazie e proseguire fino ai resti del castello medioevale dei SS. Casto e Cassio, al Santuario rupestre del Dio Silvano (sec II d.C.) ed alle mura poligonali.

De Sica, alternando la sua carriera di attore teatrale con quella del regista cinematografico, approcciandosi perfino al canto con “Parlami d’Amore Mariù”, amava tornare volentieri a Sora anche dopo aver ottenuto l’Oscar e la fama mondiale.
Impossibile elencare tutti i film che lo hanno visto interprete o regista tra i tanti “Ieri, oggi e domani”, che ha immortalato Sofia Loren e Marcello Mastroianni, “I girasoli”, “Il giardino dei Finzi Contini”, “Lo chiameremo Andrea”, “C’eravamo tanto amati”, “I due Marescialli” dove ha lavorato accanto al grande Totò, “Ladri di biciclette” e “Miracolo a Milano”.

Sora, cittadina fondata dai Volsci tra le tre valli del Liri, di Roveto e di Comino appare divisa in due dallo scorrere lento del Fiume Liri. Fu a lungo capitale del “Gastaldato longobardo” e successivamente dominio dei Normanni. Nel XIV secolo venne dichiarata “città regia” dal re di Napoli Carlo I Angiò e tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento conobbe il brigantaggio, le occupazioni militari borboniche, sanfediste e francesi.

È davvero piacevole percorrere il Corso Volsci e Piazza S. Restituta per dedicarsi alla visita della chiesa intitolata alla patrona della Città, della cattedrale della Madonna S. Maria Assunta, del “Museo Civico della Valle del Liri” ospitato in un palazzo storico.

Se invece ci avviamo verso la confinante cittadina di Isola del Liri incontriamo l’Abbazia di San Domenico, i resti del Ponte Marmone (sec I a.C.), distrutto da Federico II nel 1229 ed il Parco Fluviale che si trova alla confluenza tra il Fibreno ed Liri, dedicato a Marco Tullio Cicerone, nato ad Arpino e vissuto in questi luoghi.

Da Sora è possibile raggiungere i Monti Ernici anche attraverso percorsi di trekking o attraversare la panoramica Strada statale 509 di Forca d’Acero che la collega a Pescasseroli in Abruzzo.

La Ciociaria, è stata l’ambientazione di molte pellicole cinematografiche, soprattutto nel dopoguerra, primo fra tutti “La ciociara”, del 1960, la cui sceneggiatura è stata scritta da Vittorio De Sica e Cesare Zavattini tratta dal romanzo di Alberto Moravia e la colonna sonora composta da Armando Trovajoli, ed ha visto nel Cast Sophia Loren, Jean-Paul Belmondo, Eleonora Brown, Carlo Ninchi, Andrea Checchi e una comparsa anche di Pupella Maggio.

Molte scene del film sono state girate proprio nel basso Lazio ripercorrendo i luoghi della guerra dove si era rifugiate le due protagoniste in fuga da Roma: si possono riconoscere gli esterni della chiesa di San Francesco a Vallecorsa, Sermoneta, Itri e Saracinesco.

E se vi abbiamo incuriosito con questo connubio tra ambientazioni di film e città permeate di storia, sappiate che abbiamo ancora tanto altro da svelarvi su Vittorio De Sica e grandi attori che sono stati insieme a lui protagonisti del grande Cinema Italiano.

Informazioni utili:
In treno Roma-Napoli via Cassino – fermata Roccasecca. Treno Roccasecca-Avezzano fermata Sora.
Via Autostrada: Da Roma: A1(Milano-Napoli) uscita Ferentino. Superstrada Frosinone-Sora. Da Napoli: A1(Napoli-Milano) uscita Pontecorvo. S.S.6 Casilina direzione Frosinone. S.S.82 direzione Isola del Liri Sora.

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